"Chiediamo la piena dignità nei processi"

I familiari delle vittime delle principali stragi italiane stanno preparando una grande manifestazione a Roma il prossimo 9 ottobre

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Una grande manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica sui temi legati alla giustizia e al ruolo delle vittime. E’ quella che si terrà a Roma il prossimo 9 ottobre. L’iniziativa, lanciata dal comitato “Noi, 9 ottobre”, che riunisce associazioni delle vittime, è partita già con dei tavoli di lavoro. La data, non casuale, coincide con la Giornata nazionale in memoria delle Vittime di disastri ambientali e industriali causati dall’uomo, istituita nel 2011. Prende parte all’iniziativa anche l’associazione “Il Mondo che vorrei”, che riunisce i familiari delle vittime della strage del 29 giugno. Quando a Viareggio a causa del deragliamento di un treno merci morirono 32 persone.

"Bisogna dare — afferma Marco Piagentini, presidente dell’associazione — alle vittime di stragi e reati collettivi garanzie comparabili a quelle che valgono per l’imputato. A cominciare dalla facoltà per i parenti di costituirsi anche in ambito associativo in sede giudiziaria nel processo penale".

Sul fronte nazionale il comitato propone il potenziamento e la riorganizzazione dell’amministrazione della giustizia evitando l’eccessiva lunghezza dei processi e l’esito della prescrizione; la trasparenza nelle procedure e l’obiettività nella scelta degli strumenti scientifici di indagine e di consulenza di tutte le parti in causa; l’aumento dei sistemi pubblici di controllo preventivo; il riequilibrio nella disparità di mezzi a disposizione delle vittime in confronto a quelli delle grandi imprese. E infine l’allontanamento permanente da ogni tipo di incarico pubblico dei responsabili di comportamenti comunque irresponsabili.

Un tema “caldo” rimane quello della prescrizione, ancora di più visto il dibattito sul processo di riforma in corso in Parlamento. "Sosteniamo la difesa della riforma della prescrizione attualmente in vigore e al tempo stesso richiediamo venga fissata la durata dei processi", scrive il comitato.

In più, per “Noi, 9 ottobre”, va perfezionato in Costituzione il principio del “giusto processo” (art. 111), attribuendo alle vittime del reato un ruolo specifico all’interno del processo penale. Vanno apportate modifiche del codice di procedura penale, volte ad attribuire un ruolo più significativo nel processo penale alla persona offesa del reato, anche se non costituita parte civile (e quindi a prescindere da qualsiasi pretesa economica e modifiche del Codice civile, ancora in vigore, precedente la Costituzione, che riguarda le responsabilità sociali e ambientali delle imprese.

Alice Gugliantini