
Chiosco boutique al posto dei fiori "Non snaturiamo identità e servizi"
I due chioschi storici che affacciano su piazza Marconi e via Carducci sfilacciano la propria identità. E i commercianti si riuniscono domani per fare il punto sulla situazione. Come anticipato infatti la boutique Loro Piana ha realizzato due corner espositivi negli storici chioschi antistanti: quello di Massimo Bertonelli specializzato in articoli artigianali e accessori per capelli e quello che per decenni è stato punto di riferimento per la vendita dei fiori di Rita Polacci. Fiori, che, per la verità, in minima parte sono ancora presenti accanto ai capi d’abbigliamento. Domenica la polizia municipale è intervenuta per la verifica di vasi collocati all’esterno (sia nella parte antistante che retrostante i chioschi) ma negli uffici del comando sarebbe in corso un approfondimento sia sull’occupazione di suolo pubblico ma, soprattutto, sul rispetto della tipologia merceologica prevista per le due strutture che sono classificate come "posteggi fuori mercato".
Intanto è convocata per domani una riunione tra Ascom Confcommercio, Ccn e anche cittadini che hanno sollevato perplessità sulla quasi totale scomparsa di un’offerta che rappresentava uno degli ultimi scampoli di identità rimasta in un paese oggetto dell’incedere delle griffe di lusso. "Dobbiamo difendere l’identità che ci ha fatto vivere e ciò che continua a rappresentare – premette Antonio Morini, presidente Confcommercio Forte dei Marmi – l’azienda ha indubbiamente fatto una cosa di impatto estetico molto bello però il ragionamento da aprire è un altro: aver tolto un servizio può esser compensato da un contenitore attraente? Per una comunità quella rivendita di fiori era un’offerta fuori dal coro ma utile ed è stata sostituita da una tipologia, come l’abbigliamento, di cui il paese è già pieno a sufficienza. Per una cena o un compleanno la necessità di fermarsi a comprare una pianta trovava una sua risposta: adesso la comunità perde sicuramente qualcosa, oltre ad un repentino cambiamento dei propri punti di riferimento. Spero che vengano presi provvedimenti per tutelare l’anima del paese". "Una scelta condivisibile – sostiene Attilio Pagani presidente del Ccn Essere Forte – poteva essere quella di dare in concessione quel chiosco ad un fortemarmino che opera sul territorio da anni. La realizzazione è bella ma non vogliamo che quel punto espositivo poi diventi un altro negozio con vendita,visto che i capi sono disposti come in una boutique. E i pochi fiori presenti ormai sembrano solo fare da arredo".
Francesca Navari