REDAZIONE VIAREGGIO

Viareggio, chiudono altri tre locali in Passeggiata

Allarme, la crisi cresce, due dei locali sono storici

Gente in Passeggiata a Viareggio

Viareggio, 28 marzo 2022 - E’ appena finito un weekend insolito per il turismo e il pendolarismo. Hotel soddisfatti, negozi con pochi incassi, bar e ristoranti pieni ma con gravi novità strutturali in arrivo. In Passeggiata si annuncia la chiusura di altre tre pubblici esercizi, tra bar e ristoranti, di cui due storici. Non ce la fanno più a sostenere affitti tra 7 e 10 mila euro al mese, al loro posto apriranno o si trasferiranno le solite catene di abbigliamento. La città ha visto un sabato strano: difficile ricordare, in pieno marzo e col caldo, parcheggi vuoti sul fronte mare dal pomeriggio alla notte.

In Passeggiata, da piazza Mazzini a ben oltre il Royal, solo 3 locali facevano l’aperitivo. E alle 21 non c’era proprio il pienone nei ristorantini. Ma Maria Rosaria Francavilla di Assohotel è positiva: «Gli alberghi aperti stanno lavorando, anche se non ci sono manifestazioni. Da tre weekend abbiamo molte richieste per il sabato, la gente vuole evadere dalla pesantezza del Covid e della guerra. Approfitta delle tariffe relativamente basse. Abbiamo anche stranieri, belgi e tedeschi.E il sabato e la domenica vedo ristoranti pieni dove si mangia solo con la prenotazione». Il che è vero in generale, ma nel fine settimana appena finito è andata così? Piero Bertolani di Confcommercio racconta un’altra storia: «La situazione è allarmante, l’effetto psicologico del Covid e della guerra si aggiunge all’impennata delle bollette. Le famiglie medie che si ritrovano 200-400 euro in più di gas e corrente non possono spendere più nulla, infatti ieri la Passeggiata era piena ma le persone si limitavano a bere e mangiucchiare qualcosa, pochissimi gli acquisti nei negozi. Tant’è vero che stanno per sparire altri bar e ristoranti».

Infatti la fila c’era alle attività quali pizza al taglio e frittura nel cartoccio. «La nostra clientela non può più spendere granché – osserva Bertolani – e si accontenta di una camminata e poco altro. Per di più la Passeggiata rischia di rimanere senza pubblici esercizi. Un altro ristorante e due bar stanno per cessare l’attività, subentreranno altre catene di cenci. Solo le catene reggono affitti mensili di 7 mila, 8 mila, 10 mila euro. Hanno altri bilanci, che vendano o no. Il fenomeno va avanti da tempo e nessuno interviene. Già ora per trovare un posto dove bere e mangiare bisogna fare centinaia di metri. Un centro commerciale all’aperto come la Passeggiata, senza bar e ristoranti, è destinato a sparire. Con questi affitti la qualità di quello che viene offerto non può rimanere alta». Però le lamentele sulla «Passeggiata dei cenci» vanno avanti da 30 anni. E la Passeggiata, pur diversa, esiste ancora. Basta accontentarsi di quel che passa il convento.