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Versilia, il Seven chiuso dal questore: “Rissa e spray al peperoncino, notte di caos”

Scatta il provvedimento per dieci giorni. Il celebre locale aveva riaperto da poco. “La direzione non ha avvertito le forze dell’ordine quando sono avvenute le violenze”

Un'immagine del Seven Apples tratta dalla pagina Instagram del locale. Il questore di Lucca ha disposto la chiusura

Un'immagine del Seven Apples tratta dalla pagina Instagram del locale. Il questore di Lucca ha disposto la chiusura

Marina di Pietrasanta, 2 agosto 2024 – Il questore di Lucca chiude per dieci giorni il Seven Apples, il celebre locale che da poco aveva riaperto in Versilia. Il motivo è la rissa e l’uso di spray al peperoncino da parte di giovani avventori. Tutto è accaduto nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio. Erano state cinque le persone finite in ospedale dopo quella notte. 

"La situazione di caos, che avrebbe potuto degenerare con conseguenze ancor più gravi, non è stata affatto contenuta dai gestori del locale e dagli addetti della sicurezza che, nonostante l’evidente ingovernabilità degli eventi, non hanno allertato le forze dell’ordine”, si legge in una nota della questura di Lucca.

Che ricostruisce quella notte: “La notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio, all’interno del locale in questione un gruppo di giovani, in seguito ad una serie di atteggiamenti minacciosi e violenti nei confronti di coetanei, ha provocato una rissa sfociata in una vera e propria aggressione fisica, il cui controllo è sfuggito di mano agli stessi addetti alla sicurezza in quanto, non solo non sono riusciti a garantire un intervento tempestivo, ma hanno anche consapevolmente omesso la richiesta d’intervento sia delle forze dell’ordine che dei mezzi soccorso”.

Qualcuno ha poi spruzzato lo spray che ha creato ulteriore panico. Si parla di “sconsiderato utilizzo da parte di uno dei ragazzi coinvolti nella rissa di spray urticante, cosa che ha scatenato un vero e proprio panico tra le persone all’interno del locale. Anche coloro che non erano coinvolti nella lite, a quel punto, per le prevedibili reazioni fisiche alla sostanza volatilizzata nell’aria, si sono trovati costretti a muoversi nella calca, cercando di difendersi dalla ressa creatasi per guadagnare l’uscita. Anche i servizi igienici sono stati presi d’assalto alla ricerca di acqua per lenire la sensazione di bruciore avvertita agli occhi e sul corpo”.

Secondo la questura la direzione del locale non ha subito chiamato le forze dell’ordine come avrebbe dovuto fare, visto appunto che la situazione era degenerata. “Il primo intervento registrato sul luogo della rissa è stato quello delle ambulanze della Croce Verde, chiamate dalle stesse persone in difficoltà, che lamentavano irritazioni sulla pelle del viso e sul corpo, bruciore intenso agli occhi e difficoltà nel respirare. Gli operatori sanitari, per altro, hanno lamentato difficoltà ad intervenire a causa dell’enorme presenza di persone”.

Da qui le indagini della polizia: “Nonostante il mancato intervento diretto delle forze dell’ordine, il personale del Commissariato di Forte dei Marmi ha proceduto immediatamente ad attivare gli accertamenti del caso, e nel giro di pochi giorni ha ricostruito gli avvenimenti che hanno evidenziato delle responsabilità a carico della proprietà del locale e delle agenzie di sicurezza che quella sera erano là presenti. A tal proposito anche la posizione di queste agenzie è sotto la lente d’ingrandimento poiché allo stato attuale non risulterebbero essere pervenute alla Polizia le previste comunicazioni del personale addetto alla sicurezza in servizio quella sera presso il locale”.