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Cinzia Dal Pino, chi è l’imprenditrice del bagno Milano che ha ucciso il ladro a Viareggio

Viareggina doc, sposata e con una figlia. Donna sempre sorridente e amante dei viaggi.

Cinzia Dal Pino in uno scatto che appare sul web e tratto dalla parte pubblica del suo profilo sul social Facebook

Cinzia Dal Pino in uno scatto che appare sul web e tratto dalla parte pubblica del suo profilo sul social Facebook

Viareggio, 10 settembre 2024 – "È una giornata impegnativa. Al momento ho solo parlato con la mia assistita e prima di qualsiasi dichiarazione dovremo vedere i filmati di video sorveglianza". Per l’avvocato Enrico Marzaduri si apre una sfida professionale importante: è lui a difendere Cinzia Dal Pino, la balneare arrestata per l’uccisione dell’algerino che le avrebbe rubato la borsa. Improvvisamente quella donna che sui social sfoggia sorrisi, pose civettuole e scatti di viaggi nel mondo, dovrà affrontare una realtà assai lontana da quella dimensione così solare e disincantata. Appena la notizia si è sparsa in città, in tanti hanno infatti stentato a credere ad una dinamica così distante dalla quotidianità di Cinzia, estroversa, aperta al dialogo e spesso anche troppo diretta.

Cinzia Dal Pino è infatti conosciutissima: ha due sorelle e da 33 anni è alla guida dello stabilimento balneare di famiglia, il bagno Milano, in Passeggiata vicino all’orologio. Viareggina doc, ha studiato ragioneria al Piaggia e ha esercitato fino ai primi anni Novanta come commercialista, per poi dedicarsi interamente all’attività balneare. È sposata con Pier Luigi Lorenzi, 70 anni (figlio dello storico biciclettaio di via Leonardo da Vinci) e abita al quartiere ex Campo d’Aviazione: una coppia solidissima che anche nei momenti più difficili ha ritrovato armonia e affiatamento assieme alla figlia che spesso è a Milano. Cinzia ha sempre amato i viaggi in mete orientali ma anche il Carnevale e, soprattutto, è sempre stata energica e battagliera sostenitrice delle lotte intraprese dalla categoria.

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Allo stesso tempo ha coltivato le amicizie di gioventù (ad esempio con gli ex compagni di classe con i quali tornava a rivedersi periodicamente) ma anche le tante frequentazioni in città. Perché da tutti è descritta per l’indole allegra e quella capacità di coinvolgere nelle feste a tema organizzate nel suo stabilimento. Una vitalità esemplare e mai scalfita dagli anni. La Cinzia dei molti sorrisi e delle tante cene in compagnia ora catapultata in un incubo giudiziario da dipanare.

Francesca Navari