di Martina Del Chicca
Un colpo clamoroso in Passeggiata, ai danni di una tra le vetrine più prestigiose della città: "Càos" di Silvia Bini. L’allarme della boutique – 1.500 metri quadrati con 15 spazi dedicati alle più importanti griffe della moda – è suonato alle 3.53 in punto, quando i banditi a bordo di una Bmw station wagon hanno puntato, a retromarcia, la porta d’ingresso. Hanno cercato a più riprese di sfondarla, ma senza riuscirci. A quel punto – ostinati a mettere a segno il furto – si sono dirottati sulla vetrina. E al secondo tentativo, dopo aver ingranato per due volte la retromarcia e lanciato, per due volte, l’auto come un’ariete contro l’infisso, sono riusciti a sventrarla. Lasciando dietro il paraurti danni per migliaia di euro. Lasciando il caos nel "Càos".
E quelle botte, come tuoni nel cuore della notte, hanno svegliato i residenti del lungomare. Qualcuno è riuscito ad affacciarsi in tempo per vedere i banditi, erano in due, caricare l’auto con borse e abiti di lusso razziati dagli spazi espositivi del negozio. E poi ripartire sgommando sul Viale a Mare; tutto nel giro di pochissimi minuti. Quando i carabinieri sono arrivati di fronte a quella devastazione, dei malviventi, infatti, non c’era già più traccia. Forse una pista, per identificare gli autori della clamorosa spaccata, potrebbero offrirla i video delle telecamere di videosorveglianza che puntano sulla Passeggiata. E che i militari, proprio in queste ore, stanno già vagliando. L’auto usata per il furto, però potrebbe essere stata rubata, così come la targa (numerose le denunce in questi giorni); per risalire ai responsabile, dunque ricucire tutte la fasi del colpo, sarà dunque necessario un complesso lavoro di indagine.
Ancora da quantificare il valore del bottino, sicuramente decine di migliaia di euro visti i pezzi esposti nella boutique inaugurata nel 2017 dall’imprenditrice dell’alta moda Silvia Bini. Che ha scelto di investire su Viareggio e la Passeggiata, dove, negli anni, ha aperto quattro negozi. E proprio una delle attività Silvia Bini, quella storica, durante il periodo di Natale finì nel raid di una banda che, in una sola notte, inanellò una lunga serie di spaccate a diversi negozi della Passeggiata. In quel caso i ladri non mirarono all’alta moda, ma scapparono con uno smartphone, un computer e poco altro.
"Quello che è successo – interviene ora Piero Bertolani (nella foto in alto), presidente di Confcommercio – è grave. Ma purtroppo è solo la punta dell’iceberg di una situazione al collasso. Tra le attività della Passeggiata e gli stabilimenti balneari, ormai, furti e spaccate sono all’ordine del giorno. Così come i vandalismi". Per questo Bertolani, anche consigliere del Centro commerciale naturale della Passeggiata, torna a rilanciare un vecchio progetto, decollato solo a metà.
"È evidente – prosegue – che le risorse a disposizione delle nostre Forze dell’Ordine sono limitate, e soprattutto la notte devono garantire con poche pattuglie o volanti il controllo di tutta la Versilia. Dal mare ai monti, dal Forte a Torre del Lago. Possiamo continuare a fare polemica, a ribadire che la sicurezza deve essere garantita, che servono rinforzi. Ma nell’immediato occorre fare qualcosa". Dunque ripropone ai commercianti, ai balneari, e anche ai residenti del lungomare di contribuire, ognuno per la sua quota parte, "per attivare una convenzione con un istituto di vigilanza privata. Questo – prosegue Bertolani – ci permetterebbe, con una piccola spesa, di garantire un pattugliamento fisso lungo la Passeggiate. Le telecamere – conclude il presidente di Confcommercio – non bastano per prevenire la microcriminalità. E quello che la scorsa notte è accaduto alla boutique di Silvia Bini potrebbe accadere ad ognuno di noi. Ogni sera".