Comune fuori dal dissesto. L’Osl ha chiuso il fascicolo: "Finalmente si riparte"

L’organo straordinario di liquidazione ha inviato al Ministero il piano di estinzione. Il delegato Del Soldato: "Dati clamorosi, i conti all’epoca erano in salute".

Comune fuori dal dissesto. L’Osl ha chiuso il fascicolo: "Finalmente si riparte"

La giunta al completo si è schierata al fianco della sindaca nel dare l’annuncio

Il Comune è a un passo dall’uscita dal dissesto. Manca solo l’ultimo ok dal Ministero, che nei giorni scorsi ha ricevuto dall’Organo straordinario di liquidazione il piano di estinzione dei debiti. I numeri emersi dal lavoro dell’Osl certificano che a fronte di 19,2 milioni di insinuazioni al passivo, quelle effettivamente ammesse sono di poco superiori ai 10 milioni. La liquidazione dei debiti, inoltre, fa registrare un saldo positivo di circa 5 milioni e mezzo tra gestione vincolata e non vincolata. Inoltre, dal punto di vista della liquidità, circa 6 milioni sono rimasti nelle casse dell’Osl, e presto saranno trasferiti in quelle del Comune. Dal canto suo, l’amministrazione ha accantonato circa 4 milioni per far fronte a eventuali problemi che potessero saltar fuori dalla partita del dissesto.

"Il lavoro dell’Osl è finito e i numeri sono quelli che avevamo anticipato – spiega il delegato al bilancio Adolfo Del Soldato –; dal dispositivo emerge che non ci saranno problemi per il comune di Massarosa. Anzi: tornano indietro dei soldi e abbiamo risorse in abbondanza per fronteggiare i pagamenti che dovremo effettuare al 100 per cento. Il dato clamoroso che emerge è che nel 2019 il dissesto non c’era: è stato certificato un buco da 10,8 milioni, mentre l’Osl ha avuto risorse a disposizione per circa 9 milioni a fronte di istanze al passivo per circa 10. Si è voluto fare il dissesto per un milione che non c’era a causa di problemi di liquidità che avremmo risolto in capo a pochi anni. Qualcuno dovrà rendere conto ai cittiadini di come si sia potuti arrivare a tanto".

Nel frattempo, Del Soldato incassa il buono che viene da questa storia: "Si torna alla normalità – continua – senza che ci rimangano debiti da saldare. Il Comune riparte dalla sua ’povertà’, che sta nella natura di un territorio che ha poche risorse, eppure sufficienti a garantire servizi alla cittadinanza. Cosa che torneremo a fare con maggiore libertà. Quando è stato dichiarato il dissesto, sapevamo che restavano due, tre anni di sofferenza, e poi avremmo risolto i problemi del Comune che erano soltanto di liquidità. Invece, si è voluto paralizzare l’ente pur di infangare il buon nome di un’amministrazione che era presa a modello anche all’estero".

Anche la sindaca Simona Barsotti annuncia la "ripartenza". "Manca solo l’ufficialità – commenta – ma già ora il dato politico è chiaro: il dissesto di Massarosa è stato dichiarato per liquidare un valore totale di circa un milione e 800mila euro. Finalmente inizia la seconda fase del nostro mandato: appena il Ministero ci risponderà, i tecnici valuteranno con precisione l’impatto sul bilancio ordinario, ma già da oggi possiamo dire che siamo più che soddisfatti del risultato".

Daniele Mannocchi