Concessioni, i balneari esultano: "Riconoscimento al nostro valore". Ma il centrodestra si spacca

Il Sib Confcommercio soddisfatto per la proposta di legge regionale che introduce premIalità e indennizzi "Le aziende hanno investito e chi esce deve essere ricompensato". Con loro anche la Lega, ma FdI protesta.

Concessioni, i balneari esultano: "Riconoscimento al nostro valore". Ma il centrodestra si spacca

Una delle tante manifestazioni di protesta dei balneari versiliesi per dire “no“ alla direttiva europea Bolkestein

Hanno esultato, dopo una lunga attesa, di fronte alle notizie arrivate da Firenze in materia di concessioni demaniali. Convinti che sia quella la strada giusta per tutelare la spina dorsale dell’economia versiliese. "Esprimo soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento del valore delle aziende balneari toscane, che con l’eccellenza dei servizi che offrono alla sempre più affezionata clientela hanno determinato la nascita e l’affermazione di un sistema turistico di successo". Parole chiare e nette quelle espresse da Alberto Nencetti, presidente di Sib Confcommercio Toscana, dopo l’approvazione della nuova normativa regionale sulle concessioni che introduce l’equo indennizzo per i concessionari uscenti, garantendo un riconoscimento degli investimenti effettuati.

"La proposta di legge approvata dal consiglio regionale – spiega Nencetti – modifica la normativa sulle concessioni balneari inserendo la doverosità, in caso di evidenze pubbliche, che al concessionario uscente sia riconosciuto il valore di tutto ciò che è stato legittimamente creato sull’area demaniale. È questo una tema essenziale per il nostro sindacato e in generale per tutti gli imprenditori balneari". In attesa che da qui a 45 giorni la proposta di legge passi al vaglio della giunta regionale, il Sib si augura che in futuro la normativa regionale possa integrarsi con la legge Draghi, che aveva anche previsto la possibilità di ottenere concessioni temporalmente commisurate all’entità degli investimenti che si possono proporre ai comuni. "Siamo comunque grati alla Regione – conclude – di questo primo passo per la tutela del nostro lavoro, dei nostri occupati e dell’indotto. Siamo consapevoli che la competenza a riformare il settore spetta allo Stato e non cesseremo di chiedere una legge nazionale che possa garantire finalmente stabilità ai nostri imprenditore". Il documento passato ieri in consiglio regionale ha spaccato, invece il centrodestra. Soltanto la Lega ha votato a favore. "Abbiamo condiviso la necessità di dare una cornice normativa regionale temporanea – spiegano i consiglieri regionali della Lega, nonché versiliesi doc, Elisa Montemagni e Massimiliano Baldini – in attesa che venga definita tempestivamente una legge nazionale".

Delle altre forze, Fratelli d’Italia e Gruppo misto si sono astenuti e Forza Italia ha votato contro (idem il Movimento 5 Stelle). "Questa legge – scrivono i consiglieri regionali di FdI Vittorio Fantozzi, Sandra Bianchini, Alessandro Capecchi, Elisa Tozzi e Gabriele Veneri – è soprattutto un’operazione di facciata e un tentativo della Regione di anticipare l’intervento del governo, sebbene la concorrenza sia una materia di esclusiva competenza nazionale. Si corre il rischio che la Corte Costituzionale bocci il testo, così come ha fatto nel 2017 impugnando una legge della Toscana".