
L’avvocato Fabrizio Bartolini (Foto Umicini)
Viareggio, 3 aprile 2025 – Esce a testa alta da un incubo giudiziario un rappresentante di caffè. Angelo Bertacchi, viareggino di 64 anni era stato infatti accusato di usura e condannato a due anni e 4 mesi in primo grado, ma in Appello non solo è stato assolto con formula piena per non aver commesso il fatto, ma anzi è stato riconosciuto come vittima della vicenda. A tal punto che i giudici d’Appello hanno rimandato gli atti alla Procura di Lucca per valutare il reato di calunnia nei confronti della donna che lo aveva accusato e denunciato.
I fatti risalgono a una decina di anni fa quando il rappresentante iniziò a prestare a più riprese delle somme di denaro alla titolare di un bar di Viareggio che conosceva fin da quando erano ragazzi. La cifre prestata ammontava a circa 30 mila euro.
Nella sua memoria difensiva l’avvocato Fabrizio Bartolini che difendeva Angelo Bertacchi, ha sottolineato che il suo assistito “in nessun momento ha imposto tassi d’interesse usurai. I tentativi di trovare una soluzione bonaria al debito purtroppo non hanno portato ai risultati sperati, costringendo il Bertacchi a ricorrere a vie legali attraverso una procedura presso il Tribunale di Lucca che è la prova della buona fede dell’imputato”. L’anomalia in questa vicenda è che a fronte di due sentenze del Tribunale civile che davano ragione al rappresentante di caffè – era stata imposta la restituzione della somma, cosa che non è mai avvenuta – era arrivata una sentenza del Tribunale penale che in primo grado lo aveva condannato. La ricostruzione fatta dall’avvocato Bartolini in Appello ha convinto anche l’accusa dato che il Procuratore generale ha chiesto l’assoluzione. I giudici hanno così ribaltato la sentenza di primo grado, hanno assolto l’imputato e, spingendosi oltre alle richieste della difesa, hanno inviato gli atti alla Procura ravvisando il reato di calunnia da parte della titolare del bar.