Consulta giovanile: "Così non funziona"

L’ex assessore Tonini sollecita più coinvolgimento "E il consiglio dei ragazzi che fine ha fatto?". .

Consulta giovanile: "Così non funziona"

Consulta giovanile: "Così non funziona"

"La Consulta Giovanile ha bisogno di sostegno economico e di una miglior organizzazione se il Comune vuole farla funzionare". L’ex assessore alle politiche giovanili, Simone Tonini, fa una serie di puntualizzazioni sull’organo consultivo del consiglio comunale aperto ai residenti tra 18 e 35 anni. "Vi si accede – evidenzia – compilando l’apposito modulo, ma dove si trova? E non ci sono indicazioni sul numero massimo di partecipanti: dunque è aperta a tutti. Sarebbe giusto e opportuno che tutti i 979 aventi diritto alla partecipazione alla Consulta conoscessero questa opportunità e spetta al Comune farlo sui social, con manifesti e locandine, con articoli sulla stampa, in incontri aperti. Questo organo è importante perché si rivolge ai giovani e non deve trasformarsi in una cosa “che piace ai grandi” ma che non serve a niente. Per farlo si dovrebbero prevedere risorse da mettere a disposizione della Consulta in un apposito capitolo di spesa nell’ambito delle politiche giovanili. Inoltre, come accade in altri Comuni, la consulta giovanile dovrebbe poter avvalersi, per il suo funzionamento e per ricerche inerenti i suoi fini istituzionali, del supporto degli uffici comunali. Non capisco però il comitato esecutivo, di nomina politica – 4 membri di maggioranza, 2 per l’opposizione: perché deve entrarci la politica del consiglio comunale? Non sarebbe stato meglio lasciare nelle mani dei giovani questa scelta? La stessa partecipazione di diritto dei consiglieri comunali fino a 35 anni di età poteva essere evitata: qual è lo scopo? Giova ricordare che dal 2018 a Forte dei Marmi esiste il Consiglio Comunale dei ragazzi: che fine ha fatto? Perché non se ne sente più parlare?"