L’ex delegato alle politiche giovanili, Simone Tonini, torna a invocare un impegno del Comune "a favorire la più ampia partecipazione alla Consulta Giovanile". "La Consulta – comincia – è aperta ai 1.075 residenti in età compresa tra i 16 e i 35 ann. Mi risulta che ad oggi siano state presentate una dozzina di adesioni. Ma i ragazzi sanno di questa opportunità? Il presidente del consiglio Pellegrini, che sta seguendo l’iniziativa, dovrebbe riaprire i termini per la presentazione delle adesioni, scaduti a gennaio. Non possono bastare i messaggini su whatsapp. Il Comune deve attivare un piano di comunicazione adeguato per far sapere a tutti i 1075 aventi diritto la possibilità di aderire, mediante post sui social, affissioni di manifesti e locandine in paese e nei luoghi di aggregazione, articoli sulla stampa, lettere a domicilio. Venga presentata al nostro Liceo, ad esempio. Il Comune dovrebbe poi destinare alla Consulta Giovanile delle risorse. Personalmente – chiude – non avrei fatto entrare la politica dentro la consulta evitando di inserire i consiglieri comunali come membri di diritto e le nomine politiche del comitato esecutivo previste nel regolamento".
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