Divieto di subappalto a cascata e potenziamento dei centri per l’impiego per l’Arlecchino: rivisitata la quadratura dei costi per l’opera strategica della Versilia con investimenti affluenti da Regione, mutui e privati. Sono intanto 12 i milioni da investire, suddivisi in vari capi e non più per tre lotti, ma in tre distinti interventi.
Con i disastri e le incertezze pericolose di cespugli folti di subappalti la procedura ‘integrata’ dell’Arlecchino non avrà niente da spartire: ammesso certamente il subappalto ma la gara europea, a cui parteciperanno grossi gruppi e associazione di imprese tra edilizia ed impiantistica, non accetta ‘cascate’ di affidi ad aziende poi incontrollabili. Dei 15.370.000 euro iniziali, comprensivi delle piazze adiacenti, nell’ultima delibera di giunta si prendono in considerazione i primi 12 milioni secchi e si dà atto della convenzione intervenuta a fine 2023 con Arti, agenzia della Regione, per realizzarvi un polo per l’impiego e di promozione turistica di Toscana Promozione, finanziati entrambi con ben un milione e 700mila euro.
In sostanza, nella prima idea di progetto di massima erano comprese anche aree dedicate a centri benessere o palestre, mentre adesso queste sono sparite in toto. Verrà realizzata la struttura del piano interrato e del piano primo interamente entro il 2025 (dato che siamo legati ai fondi del Pnrr), escluso l’ascensore di collegamento al piano secondo che col piano terra saranno lasciati al ‘grezzo’.
I tempi sono stretti, ma il sindaco Marcello Pierucci conta di riuscire in tale obiettivo. I costi in soldoni per finanziare l’Arlecchino sono adesso così suddivisi: 4.228.109 euro sono imputati al bilancio comunale 2024, derivanti da mutuo della Cassa depositi e prestiti come sancito in determina del 23 dicembre scorso; 1.700.000 euro da Pnrr attraverso Arti e Toscana Promozione Turistica per il centro per l’impiego e l’agenzia di promozione; 2 milioni e mezzo con contributo diretto della Regione e un milione che proviene dalla Fondazione Crl, unico investitore privato e infine 21.890 euro (progetto dello studio Leonardo di Pisa) finanziati ancora nel bilancio comunale pluriennale 2024/26. Si deve sottolineare che 450mila euro sono stati stanziati precedentemente per la demolizione avvenuta alcuni mesi fa di cui circa 449mila euro con mutuo e 1.076 euro con mezzi a disposizione del Comune. Come ulteriore passo saranno riqualificate le aree aperte nelle piazze Castracani e Vecoli, ma si dovrà attendere il giro di boa di fine mandato. Il disegno è stato illustrato dallo studio Leonardo durante la campagna elettorale e in seguito ha subito ritocchi vari, mantenendo comunque l’idea del ristorante panoramico al piano secondo e aree polifunzionali dedicate a congressi e manifestazioni.
Isabella Piaceri