Le continue liti tra una madre e il figlio che la accudiva, non erano passate inosservate ai vicini di casa. Le urla, le offese, le minacce. E anche le botte. Tutto documentato dalle telecamere piazzate all’interno di quella stessa abitazione dai carabinieri che fin da subito hanno dato credito alle segnalazioni che erano arrivate. Una storia di esasperazione e di una convivenza difficile fra un figlio cinquantenne e una madre ultranovantenne non più totalmente autosufficiente. Le indagini hanno portato gli investigatori ad adottare una misura cautelare pesante nei confronti del figlio manesco. Nei giorni scorsi gli è stato infatti notificato il divieto di avvicinamento all’anziana madre. I due ora vivono divisi. Il figlio da una parte e la madre da un’altra, ospitata in una Rsa della Versilia dove personale attento e professionalmente preparato si prenderà cura della donna, facendosi carico di tutti i bisogni dell’anziana.
In questo doloroso caso la catena di protezione di una persona debole ha funzionato come dovrebbe: la segnalazione all’autorità da parte dei vicini di casa, gli accertamenti delle forze dell’ordine e il provvedimento della magistratura. Il tutto nell’arco di breve tempo evitando che quella situazione divenuta pesante ed esplosiva degenerasse e si traducesse in tragedia.