Saldi fuori stagione: scatta la multa di 1.000 euro. E’ di ieri l’ordinanza del Comune che impone al titolare di un negozio di abbigliamento e generi vari di versare appunto oltre un migliaio di euro per aver applicato gli sconti del 50% mesi fa, fuori dal periodo concesso. Scritte, cartelli e merce in evidenza con l’avviso di svuotare e vendere a metà prezzo: purtroppo pero’ eravamo a fine settembre e proprio questa pratica era dunque vietata dalla legge. Accade spesso, di recente, che chiudano botteghe e attività del territorio, magari aperte anche da tanti anni oppure ‘giovani’, che peraltro non riescono a ‘campare’ visti i tempi e il mercato on line: i titolari allora, prima di tirare giù la serranda, avvertono di scontare ogni cosa e ciò è permesso proprio allo scopo di disfarsi della merce prima della definitiva chiusura. Qui non era il caso, ma la vendita era ordinaria seppur a metà prezzo, quando nel commercio esistono dei periodi precisi per poter applicare tali saldi. Il momento infatti, per l’anno trascorso, era stabilito, in Toscana, dal 6 luglio al 31 agosto mentre, quando la Polizia municipale è intervenuta nel negozio sanzionato, non si poteva. Ieri, dopo il verbale notificato il 3 ottobre scorso, è scattata l’ordinanza del dirigente comunale che impone coattivamente di versare al titolare 1.000 euro oltre le spese. I saldi estivi erano stati posticipati sull’intero territorio nazionale in maniera omogenea e le regole dettate dal Codice del Consumo erano state adattate per prolungare la stagione a prezzi pieni.
I.P.