VERSILIA
Uno sguardo, una carezza, una parola, un grido comune, quello che si è innalzato, ieri, a Viareggio e in Versilia, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, tra cortei, sfilate, flash mob e spettacoli teatrali, per lanciare un allarme, il 25 novembre, così come ogni giorno dell’anno, contro la violenza fisica, economica, psicologica e famliare che le donne, ancora con un alto numeri di casi, sono costrette a subire. Una voce comune, contro quel muro, di silenzio, che è partita, dalla manifestazione romana, con la partecipazione delle operatrici della Casa delle Donne e del centro antiviolenza di Viareggio, fino ai giovani, delle scuole del territorio, con la volontà di dar loro strumenti, e consapevolezze, per sradicare stereotipi e false credenze. Ieri la mattinata, difatti, si è aperta, alla biblioteca comunale Marconi di Viareggio, con il convegno “Donne Senza“, a cura del Gruppo Amnesty International 091 Versilia, che ha visto la partecipazione di alcune scuole della città, e la messa in scena di monologhi e storie testimoniate da immagini a cura di Paolina Morescalchi, Silvia Chiabai e Grazia Barsotti. Così come, sempre in collaborazione con Amnesty International, a Villa Bertelli, si è tenuto l’incontro rivolto ad alcune classi dell’Istituto Chini, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con gli organizzatori della mostra “Com’eri vestita“, composta da 17 fotografie riproducenti gli abiti indossati da varie donne al momento della violenza, e di approfondire proprio i temi legati al fenomeno. Partita dalle scuole, in particolare dall’Istituto Comprensivo 2 di Pietrasanta, è stata anche il corteo che ieri pomeriggio, con insegnanti, genitori, bambini e bambine, da Piazza Duomo ha attraversato il centro storico, "per dire no alla violenza", così come, tra il giardino di Palazzo Mediceo e la biblioteca, a Seravezza, si sono riuniti, associazioni e cittadinanza, per sensibilizzare e approfondire. E sottolineare, e confrontarsi, su un tema, raccontando, leggendo, come a Palazzo Cardoso a Stazzema, con Marinella D’Addio e Graziano Lazzeri, fiabe, o sfilando, silenziosamente, in centro a Camaiore, con Crea e associazioni giovanili, o, ancora, offrendo, come nella farmacia comunale di Massarosa, visite gratuite al seno. Per contrastare, con la propria voce, e i propri mezzi, e aiutare, assistere e sostenere, le donne che ieri, oggi, e domani, ne hanno avuto, e ne avranno bisogno.