Una relazione da 111 pagine per la pianificazione, nei prossimi cinque anni, di 1.479.594 metri quadrati di verde cittadino che lunedì arriverà al voto del consiglio comunale. È quella redatta dallo studio agronomo “Demetra“ per "Migliorare sensibilmente – si legge negli obiettivi – la gestione del verde urbano del territorio, adeguandosi alle nuove esigenze in termini di funzioni ecologiche, culturali ed ecosistemiche degli spazi non edificati".
Il piano, oltre a una cartina aggiornata delle condizioni dei parchi e dei giardini dal centro alle periferie, fornisce indirizzi per la valorizzazione del patrimonio arboreo, da raggiungere – suggeriscono i tecnici, gli agronomi Simone Carrara, Matteo Lazzareschi e Clara Cassano –, attraverso la "riqualificazione dei viali alberati di minore qualità"; e poi "il rinnovamento delle alberature in termini non solo numerici (albero giusto al posto giusto)", per cui la scelta "non può avvenire solo su basi estetiche o limitando alle sole specie tradizionali, ma deve tener conto del potenziale “contributo“ ambientale", e infine "sensibilizzando la cittadinanza al valore degli alberi (ad esempio incentivando le iniziative per festa degli alberi, in programma il 21 novembre)".
Per la pianificazione delle aree verdi gli agronomi consigliano, fra le altre proposte, l’opportunità di prevedere aree verdi non fruibili per la mitigazione ambientale" (la cosiddetta forestazione urbana), oltre ad "aree “Bee Friendly“", con piante amiche degli insetti impollinatori, e "“Allergy Free“", con specie a basso potere allergico e pratiche gestionali mirate". Ma soprattutto "si deve sempre prevedere un piano di manutenzione sostenibile – aggiungono – anche organizzando in modo eco-compatibile i calendari di intervento"
Rispetto a quanto proposto dal regolamento del verde, approvato nel 2005, per gli scavi e i movimenti a terra viene consigliato "Di aumentare il raggio di 100 metri per gli alberi a 150 metri", mentre per la valutazione della stabilità delle piante "di adeguare la metodologia alla luce delle recenti innovazioni del settore". Rispetto alla manutenzione "la capitozzatura – scrivono – rappresenta una pratica superata e decisamente sconsigliabile: ne proponiamo l’eliminazione tre le tecniche, lasciando la possibilità di applicarla solo su specifica autorizzazione e per cause di forza maggiore".
In conclusione "Il verde del comune di Viareggio deve essere conservato in modo dinamico, ovvero – concludono gli agronomi – nella sua essenza e ricchezza,con un approccio tecnico moderno ed evolutivo per evitare di applicare in modo ostinato modelli di pensiero “vecchi“ (seppur giusto a suo tempo) a nuovi e complessi problemi che richiedono invece un radicale cambiamento nel modo di pensare ed agire".