
Croce Rossa, fumata nera. L’asta è andata deserta. I cittadini: "Compriamola"
Niente da fare, almeno per ora: l’ex Croce Rossa di Strettoia non interessa a nessuno e per gli abitanti della popolosa frazione il sogno di vedere lo storico edificio riconvertito in un centro d’aggregazione rimane in un cassetto chiuso a doppia mandata. L’attesa asta dell’immobile, partita male in quanto il Comune nonostante l’appello del Comitato Strettoia di farsi avanti aveva deciso di non partecipare, è andata infatti deserta. Aprendo un nuovo capitolo fatto di speranze che si scontrano però con la realtà.
In paese c’è addirittura chi ha proposto di fare una maxi raccolta di fondi, con il sostegno anche di enti e istituzioni, per raggiungere la somma di 136.800 euro fissata all’asta che si è tenuta lunedì scorso. Percorso su cui non tutti a Strettoia sono d’accordo, tant’è che il comitato nella serata di ieri ha convocato un incontro dal cui esito potrebbero dipendere le prossime mosse. Del resto è da tanto che gli abitanti hanno messo gli occhi su questo autentico pezzo di storia le cui origini risalgono ai primi del ’900 su impulso (e a spese) del cavalier Ezio Italo Salvatori, strettoiese doc. Gli albori furono all’insegna della Croce Verde, con l’associazione che negli anni ’20 evitò di finire in mano ai privati solo grazie a una colletta che coinvolse tutto il paese. Infine la ricostruzione nel ’56 dopo le devastazioni della guerra e il testimone passato alla Croce Rossa, con la dismissione avvenuta diversi anni fa. L’immobile di via Casone, che ha una superficie di 500 metri quadri, attualmente ha una destinazione d’uso residenziale, oltre a quella di rimessaggio e ambulatorio medico. Il Comitato Strettoia, in sede di piano operativo, aveva chiesto la riconversione a fini pubblici e sociali, con il consiglio comunale che aveva accolto la loro osservazione. Ma lo strumento urbanistico è ancora fermo all’adozione del dicembre 2021 e pertanto non è esecutivo. In questi anni l’unica novità di rilievo era stato l’intervento di manutenzione del tetto, poi il percorso è rimasto sospeso fino all’asta conclusa con un nulla di fatto. L’impressione è che il comitato non voglia arrendersi vista la necessità per il paese di avere un centro civico degno di questo nome e un punto d’incontro nello stesso punto in cui nacque oltre un secolo fa.