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Gli operai intervenuti ieri mattina per i primi interventi al tetto dell’edificio
Il crollo è avvenuto la settimana scorsa senza che nessuno se ne sia accorto e senza interferire con i piani sottostanti. Ma il danno c’è stato e ha reso necessario lo sgombero di una famiglia di quattro persone oltre al trasferimento della "Pietrasanta Sviluppo". L’ex palazzo pretorio, in piazza Duomo e di proprietà comunale, è stato dichiarato infatti parzialmente inagibile dopo che una parte del solaio di copertura del terzo piano è venuta giù probabilmente per motivi di "età". Del resto parliamo di un edificio del 1300 che nel piano interessato dal crollo ha ospitato le carceri della città. Oggi invece trovano posto il teatro-cinema, la "Sviluppo", le sedi di otto associazioni e un alloggio comunale che ospita la famiglia in questione.
Ad oggi l’unica certezza è che il crollo è stato segnalato venerdì da un addetto della sicurezza della Fondazione Versiliana, a cui hanno fatto seguito i primi sopralluoghi tecnici. L’ordinanza di parziale inagibilità è scattata martedì sera mentre ieri mattina è toccato a quella per sgomberare la famiglia. L’ordinanza di inagibilità, firmata dal sindaco Alberto Giovannetti, riguarda non solo il terzo piano, ma per precauzione anche il secondo, dove viveva appunto la famiglia, e il primo che ospita invece la "Sviluppo" e gli spazi assegnati alla Fujiyama Pietrasanta, associazione musicale Diafonia, Associazione versiliese audiovisivi didattici (Avad), Anpi, circolo culturale Fratelli Rosselli, la sezione versiliese dell’associazione Mazziniana italiana, Associazione nazionale mutilati invalidi guerra (Anmig) e Colonia cristiana. Tutto questo in attesa di accertamenti più puntuali.
Quanto alle soluzioni temporanee, la famiglia verrà sistemata in albergo a spese del Comune, mentre gli uffici della "Sviluppo" sono stati trasferiti al piano terra del municipio in piazza Matteotti (all’ex Urp), mantenendo gli stessi contatti e orari di apertura al pubblico. Le associazioni sono state invece contattate telefonicamente e via e-mail dall’ufficio patrimonio, concordando necessità e tempi di recupero dei loro materiali. È andata meglio al cinema-teatro, rimasto agibile trovandosi in una porzione dell’edificio non coinvolta né compromessa e strutturalmente differente rispetto a quella interessata dal cedimento. Ieri, infine, sono iniziati i primi interventi su tetto, grondaie e infissi esterni per evitare un aggravio della situazione e garantire un transito sicuro in via dei Piastroni e via del Teatro. Per il ritorno alla normalità potrebbero volerci diverse settimane, al momento non calcolabili.