DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Crollo solaio, famiglia nel dramma: “Non torneremo più in quella casa”

Sfogo della coppia sgomberata con due bimbe piccole: “Siamo in un residence, chiediamo un alloggio definitivo”

Il crollo di una parte del solaio avvenuta al terzo piano dell’ex palazzo pretorio

Il crollo di una parte del solaio avvenuta al terzo piano dell’ex palazzo pretorio

Pietrasanta (Lucca), 28 febbraio 2025 – “Gli uffici del Comune ci hanno detto che non faremo più ritorno nella nostra casa: non importa quanto staremo in questo residence provvisorio, chiediamo un alloggio definitivo per assicurare un tetto alle nostre bimbe. Pensare che quel solaio avrebbe potuto cadere sulle nostre teste...”. Difficile trovare un aggettivo alle sensazioni che sta provando la giovane coppia – lui 43 anni e lei 26 – sgomberata il 19 febbraio dall’ex palazzo pretorio a causa della porzione di solaio crollata al terzo piano. La famiglia, che include due bambine di 9 e 5 anni, quest’ultima con problemi di asma, viveva nell’appartamento dall’ottobre 2022 in emergenza abitativa.

Il contratto, valido un anno, più sei mesi di proroga, era scaduto nel marzo 2024. Ma in attesa di una sistemazione definitiva la famiglia è rimasta lì continuando a pagare regolarmente affitto e bollette. Da dieci giorni però la loro vita si è “dimezzata” essendo passati dai 70 metri quadri di quell’appartamento ai 40 metri quadri del residence di Lido di Camaiore in cui ora vivono a spese del Comune. “Il contributo dell’ente è valido per tre settimane, eventualmente prorogabili – raccontano marito e moglie – poi non sappiamo che ne sarà di noi. Avremo un appuntamento in Comune a metà marzo, ci andremo con il nostro avvocato. L’unica certezza, ad oggi, è che là non ci metteremo più piede e non perché siamo stati sfrattati: ci hanno spostato a Lido per un’emergenza. Dentro abbiamo ancora tutta la nostra vita: siamo stati avvisati dello sgombero solo il pomeriggio per la mattina dopo, senza avere nemmeno la possibilità di prendere le nostre cose tranne due cenci in croce, tanto era lo stress di andare via subito. E ci è andata anche bene: il solaio è crollato sull’appartamento accanto, per fortuna vuoto. Non vogliamo neanche pensarci se fosse successo a noi”.

La coppia, che è in graduatoria per una casa popolare, sta inoltre affrontando altri problemi. Lui è disoccupato e dovrà operarsi al cuore, lei lavora all’Ersu ma solo per la stagione (“il libro necessario per affrontare il nuovo bando è nella casa inagibile: come faccio a studiare?”). Dopo aver vissuto 4 anni al Pollino erano entrati al palazzo pretorio. “Finito il contratto ci hanno proposto una casa sulle colline di Cerro Grosso, a Strettoia – concludono – ma abbiamo rifiutato perché troppo disagevole oltre ad essere una casa umida e con problemi elettrici. Le bimbe piangono perché vogliono il loro lettino, come facciamo a dire alle nostre figlie che non hanno più una casa?”.