VIAREGGIO
Ha dato il via allo studio della storia della città pubblicando i primi libri che ne ricostruivano le vicende dalle origini. E “inventando” quel Centro documentario storico diventato il luogo dove custodire atti, documenti, giornali, riviste che – mattoncino dopo mattoncino – sono serviti a chi, dopo di lui, si è dedicato ad approfondire ed ampliare la storia della città. Francesco Bergamini ( foto) con la vita spesa nello studio e nella ricerca è il capostipite di quella generazione di storici viareggini che – dal “delfino” Paolo Fornaciari fino a Riccardo Mazzoni – hanno avuto il merito di tenere accesi i riflettori sulle radici della città. Finalmente è la città a accendere le luci sulla sua figura. E lo fa per il ventennale della morte. Grazie alla associazione culturale Libroteca circolante e alla casa editrice Pezzini e con la collaborazione della Croce Verde e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, sabato 28 dicembre ci sarà un pomeriggio dedicato a lui. Un giorno non causale che coincide con la data della scomparsa dello storico, il 28 dicembre 2004. Il programma dettagliato del pomeriggio – nella sede della Croce Verde, ingresso libero – si sta definendo. Prendendo spunto dai tre caposaldi scritti o curati da Bergamini “Viareggio ricorda… ancora” titolo alla giornata, “Antifascismo e resistenza in Versilia” e il capolavoro “Le mille e una notizia di storia viareggina” si parlerà dello storico e dell’eredità che ha lasciato. Coinvolte le scuole. Grazie alla Fondazione Banca del Monte di Lucca sarà donata a ogni biblioteca d’istituto una copia di “Le mille e una notizia di vita viareggina”, per appassionare i ragazzi alla ricerca delle radici della città.