ISABELLA PIACERI
Cronaca

Da sette mesi aspetta la carrozzina. Battaglia di civiltà di una disabile

Risulta ancora inevasa dal Centro Ausili dell’ospedale Versilia la richiesta avanzata da una madre per sua figlia

L’assessora al sociale Anna Graziani si sta muovendo per risolvere il caso

L’assessora al sociale Anna Graziani si sta muovendo per risolvere il caso

Da ottobre a oggi una disabile sta aspettando una carrozzina nuova: “Un lassismo, una noncuranza indecorosa”. La sorella racconta questa odissea che, a ieri, non era ancora giunta alla fine. Perfino l’assessora al sociale Anna Graziani si è scagliata contro questo comportamento appellandosi alla Conferenza dei Servizi. Veniamo ai fatti che coinvolgono il Centro Ausili dell’Asl che dovrebbe fornire gli strumenti sanitari necessari: "La carrozzina è stata richiesta al Centro Ausili dell’Ospedale Versilia addirittura nel mese di ottobre 2024, sette e ripeto sette mesi fa - assicura la sorella della ragazza disabile - dato che mia sorella, operata moltissime volte, da ben 5 anni vive su quella vecchia".

Ed ecco il riassunto solo dell’ultima settimana: la loro madre si reca al Centro Ausili, a una quindicina di chilometri dalla loro casa sulle colline di Camaiore, nella giornata di mercoledì 9 aprile per un’ennesima richiesta di chiarimento sul perché niente ancora si muova: "Scusi deve tornare domani perché la dottoressa oggi è assente. E qui non abbiamo recapiti telefonici": questa la laconica e secca risposta ottenuta dalla donna. "L’indomani la mamma vi ritorna, ma la dottoressa addetta non c’e’ e nessuno l’aveva avvertita di questa assenza", prosegue la figlia - Ancora un viaggio venerdì 11 aprile quando la dottoressa, pure alterata per la leggera impazienza della donna, risponde di non poter autorizzare il preventivo del pezzo mancante della carrozzina.

Si, perché il Centro Ausili aveva richiesto due preventivi all’azienda incaricata: uno per la ‘postura’ e uno per il resto del mezzo. Perciò la madre contatta direttamente la ditta accusata dal Centro Ausili di aver inviato un solo preventivo su due: “Ma non era vero, dato che entrambi i documenti erano stati inviati già il 20 dicembre 2024 - prosegue la figlia - La ditta Ottobock di Firenze gentilmente invia di nuovo il preventivo ‘disperso’ giovedì 17 aprile, ma il venerdì la dottoressa chiama mia madre, (allora un telefono ce l’hanno), dicendo che il preventivo è in scadenza a marzo e quindi va aggiornato. Dopo aver risolto anche questo inghippo è subentrato un problema con i codici dei pezzi… Una tragedia. Infine venerdì scorso giunge la telefonata che annuncia il ritiro della vecchia carrozzina dato che è stata consegnata la nuova. Quando? Dove?", chiede disperata la sorella. Se non fosse tragico ci sarebbe davvero da ridere. Un’odissea assurda in un paese che si proclama civile e che oltre al grave danno ci fa dono di enormi beffe.

Isabella Piaceri