Dalla Sicilia con furore. Raciti debutta in Seconda e vince al primo colpo: "Grazie alla mia squadra"

Il ragazzo di Acireale ha bruciato le tappe e ha sbancato col "Gordo" "Il carro è piaciuto perché il tema del consumo delle risorse è sentito".

Baci, abbracci, lacrime di gioia e foto di gruppo con tutte le 130 maschere e i collaboratori. Matteo Raciti, 37 anni, da Acireale, festeggia così la vittoria in Seconda categoria con il suo primo carro: “All you can eat”, la tragicomica ultima cena del mondo.

Cade una pioggia battente quando arriva il verdetto ma niente può disturbare la gioia incontenibile sua e di tutto il gruppo: "Abbiamo vinto tutti insieme", grida, e la sua modestia non è di rito. Già prima dei verdetti, quando il carro si era fermato, aveva ringraziato al microfono il suo fan club con tanto di striscione, dicendo: "Grazie ragazzi, sentitevi soddisfatti, siamo partiti da zero, non ci conoscevamo e adesso siamo una squadra affiatata. Tra qualche settimana forse realizzerò di aver veramente fatto sfilare un carro al Carnevale di Viareggio". Non lo ha solo fatto sfilare, ma ha vinto la gara.

Hanno contribuito i suoi camerieri perfetti, vestiti da Laura Bartelloni e truccati da Giada Fedeli, mossi al ritmo delle coreografie di Eleonora Di Vita e Chiara Gistri, con grandi forchettoni, cucchiai e coltelli di cartapesta. È piaciuto sicuramente il personaggio centrale gigantesco, alla maniera viareggina, tanto che la costruzione ha ricevuto proprio un premio speciale per la tradizione. Il Gordo, disegnato da Raciti stesso, con una bocca piena di denti, pronti a divorare ciò che rimane del mondo: alberi, pesci, montagne. Con la tavola apparecchiata inclinata, gli enormi piedi sul fronte del carro e l’allegria che emanava, nonostante il tema non fosse divertente. "A mio parere – dice Raciti – il carro ha avuto un grande successo proprio perché la gente ha apprezzato il tema, è molto attuale il dibattito sull’utilizzo delle risorse del nostro pianeta e il monito a restare umani. Per me è stata comunque una vera esperienza di crescita, di evoluzione quasi interiore. Impegnativa ma meravigliosa. Una sfida con me stesso".

Una sfida vinta, se pensiamo al risultato. Raciti è venuto a Viareggio da Acireale (città sede di un suo carnasciale) appena sette anni fa, proprio per amore del Carnevale di Viareggio. Si è subito fatto notare nelle maschere isolate e poi nelle mascherate di gruppo, tanto da essere arrivato ad affrontare i carri di seconda quasi in un tempo record. "Venendo da un altro luogo, non conoscevo nessuno anche se ammiravo moltissimo il Carnevale di Viareggio e il suo spirito – insiste il costruttore –. Facendo il carro mi ha colpito come si sia formata una rete di persone intorno a me che di giorno in giorno è cresciuta, che devo tutte ringraziare perché senza di loro non sarebbe stato possibile ottenere dei risultati".

I fan di Raciti sono infatti di ogni età, dalle bambine sotto i pali della Passeggiata intente ad ascoltare i verdetti, ai giovani, alle signore di età più avanzata. C’è il dj del carro che alterna senza sosta musica carnevalesca e musica in tema e anima il gruppo delle maschere, c’è la maschera con i trampoli che per tutta la sfilata porta in altro la bandiera del fan club, come un vessillo pirata. Il ragazzo sicialiano si è fatto subito benvolere coniugando abilità e modestia: "Mi sento già un vincitore ad essere qui, al Carnevale di Viareggio, ma prometto a tutti che in questi tre anni farò del mio meglio, darò il massimo per non deludere nessuno". Intanto, parte dal primo posto.

Chiara Sacchetti