MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Daniela Rombi: "Per noi è sempre una sofferenza"

I familiari delle vittime con le foto dei loro cari "Per ricordare a tutti che loro non ci sono più".

Daniela Rombi è la presidente dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’. A sinistra: l’arrivo di Mauro Moretti

Daniela Rombi è la presidente dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’. A sinistra: l’arrivo di Mauro Moretti

In aula i volti delle 32 vittime della strage, stampati sopra 32 magliette bianche, ci sono sempre stati. Da quando il processo, nel 2013, a quattro anni di distanza dal disastro ferroviario del 29 giugno 2009, è cominciato al Polo Fiere di Lucca; attraversando poi sei gradi di giudizio e oltre 180 udienze. E quelle trentadue magliette c’erano anche ieri, in aula, all’apertura dell’Appello Ter nel Palazzo di Giustizia di Firenze. C’erano “Per non dimenticare“, com’è scritto sulla stoffa in mezzo a tutti quei sorrisi e quelle vite interrotte.

"Perché sentendo parlare gli avvocati difensori di risarcimenti, di attenuanti generiche, di pena giusta... – dice Daniela Rombi, presidente dell’associazione “Il mondo che vorrei“ che riunisce i familiari delle 32 vittime – sembra quasi che questi morti non esistano più. E invece è di loro che parliamo". Ed è per loro, è per sua figlia Emanuela – morta a vent’anni a causa dell’esplosione innescata dal deragliamento del treno merci carico di Gpl – che Daniela, ieri, è voluta essere in aula. Come sempre, dietro a quelle 32 magliette bianche.

"Tornare in tribunale per noi è sempre una pena – racconta Rombi – ma è anche l’unico modo che abbiamo per comprendere ciò che avviene e per portare i nostri familiari dentro l’aula. In questi quindici anni e mezzo abbiamo chiesto giustizia e verità per loro, con loro. È stato un percorso complesso, lungo, duro da affrontare; ma alla fine le responsabilità del disastro sono state accertate. E questo nessuno, oramai, può metterlo in dubbio. Mi auguro però che dopo quindici anni e mezzo si possa mettere la parola fine a questo procedimento, perché il tempo è davvero scaduto".