DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Danni alle opere, denunciato 42enne. La mostra di Pomodoro andrà avanti

I carabinieri sono risaliti all’uomo grazie alle testimonianze. Potrebbe essere un collaboratore della parrocchia

Danni alle opere, denunciato 42enne. La mostra di Pomodoro andrà avanti

Danni alle opere, denunciato 42enne. La mostra di Pomodoro andrà avanti

È un 42enne che vive in città l’autore dei vandalismi compiuti ai danni delle sculture di Giò Pomodoro esposte nel Battistero di via Garibaldi. I carabinieri della stazione di Pietrasanta lo hanno identificato e denunciato per danneggiamento grazie soprattutto alle testimonianze raccolte tra cittadini e commercianti. Un’inchiesta vecchio stile, verrebbe da dire, visto che i racconti dei testimoni hanno consentito di individuare il responsabile del gesto in modo più efficace rispetto anche alle telecamere. La collaborazione dei cittadini e delle attività, del resto, è stata spontanea visto il malessere diffuso in una città che vive d’arte e soffre se i frutti del suo dna vengono oltraggiati.

Un doppio sconcerto, a dire il vero, visto che il 42enne molto probabilmente appartiene alla stessa cerchia della parrocchia del Duomo, cosa che porterà la propositura di San Martino, se questa ipotesi venisse confermata, a prendere subito provvedimenti. I militari dell’Arma hanno stretto il giro sull’uomo domenica scorsa, andando sul sicuro, procedendo poi con la denuncia all’autorità giudiziaria. Si chiude così il cerchio sul brutto gesto scoperto il 21 giugno dal gallerista Eduardo Secci, titolare dell’omonima galleria che promuove la mostra “Segni elementari” insieme all’Archivio Giò Pomodoro, con la collaborazione della Diocesi di Pisa. Restano le ferite inferte alle quattro sculture con un attrezzo da muratore (forse un punteruolo), dato che si parla di danni per circa 300mila euro. Ferite che saranno curate a fine esposizione vista la volontà di Secci di proseguire la mostra fino alla scadenza concordata (8 settembre).

"Nel giro di piochissimo tempo – scrive, in proposito, il gallerista – i carabinieri sono riusciti a identificare il responsabile dei danneggiamenti, il quale dovrà rispondere delle proprie azioni davanti alla Procura. Insieme all’Archivio Giò Pomodoro e al curatore della mostra Enrico Mattei desidero ringraziare le forze dell’ordine per l’eccezionale lavoro svolto, nonché l’amministrazione comunale, il sindaco Alberto Giovannetti e il parroco del Duomo monsignor Roberto Canale per l’efficienza e immediatezza con cui hanno attivato le procedure. Questo dimostra che Pietrasanta è una città sicura, non soggetta a degrado, ma vittima del gesto di uno scellerato. La mostra proseguirà fino alla sua naturale conclusione – conclude Secci – permettendo alla collettività di godere appieno delle opere esposte. Successivamente, le sculture saranno inviate in fonderia per il necessario restauro".