Il protagonista è Giacomo Puccini, ultra celebrato nel 2024 in occasione del centesimo anniversario della sua scomparsa. Tante le iniziative che sono state realizzate per la ricorrenza e una di queste continua a far parlare nell’anno in corso. Si tratta del cortometraggio "Puccini 4.0" che è stato ammesso dall’Accademia del Cinema italiano a concorrere nella sezione cortometraggi all’edizione 2025 del Premio David di Donatello. La massima ribalta del cinema italiano si terrà a Roma a maggio e si tratta di un riconoscimento importantissimo per questa produzione che parla viareggino, versiliese e apuano.
La squadra che comprende regista, sceneggiatore, tecnici e attori è composta da personaggi molto conosciuti e che abitano nella nostra zona. A partire da Riccardo Dalle Luche che firma la regia e da Pierpaolo Poggi che ha scritto e sceneggiato il cortometraggio. Si tratta di un lavoro della durata di venti minuti girato a Torre del Lago, Viareggio e Lucca che condensa in un periodo breve tante emozioni e ha molta cura della fotografia e delle immagini.
La trama è impostata sul fatto che uno strano individuo dalle sembianze del maestro Giacomo Puccini, si aggira proprio nei luoghi da lui frequentati in vita che sono appunto Viareggio, Torre del Lago e Lucca. La protagonista, Marta, è interpretata dalla viareggina Ester Del Dotto. Marta, incontrando casualmente questo misterioso personaggio decide di indagare per scoprire chi sia realmente.
Nel cast come si diceva tanti viareggini, versiliesi e apuani: Vincenzo Bocciarelli, Alfio Bottaro, Lorenzo Larini, Michela Innocenti, Nicola Dalle Luche, Miriana Palagi, Ciro Mitola, Pietro Fadda, Gaia Sacchi, Gaia Del Mancino, Matteo Cristofani, Tartari Alessandro e Nicolò Casali. La produzione è di Apuania Film Commission.
La coppia composta da Riccardo Dalle Luche e Pierpaolo Poggi non è nuova nella produzione di cortometraggi di successo. "Siamo davvero soddisfatti di questa nomination – spiegano Dalle Luche e Poggi – perché premia un progetto che racconta la storia di Puccini in modo e con un linguaggio diretto, quello dei cortometraggi, assolutamente vicino a quello che sono gli strumenti di comunicazione attuali dei giovani molto sintetici e veloci nell’epoca dei social".
E. Sa.