Sotto la Torre Matilde, è tutto un fermento. Cucine e gazebo sono già arrivati in piazza Santa Maria, dove il via vai dei corrieri è inarrestabile. I volontari si danno il cambio per scaricare, montare, allestire... Mentre le bandiere svolazzano come fossero smosse da quella danza frenetica e operosa che anticipa il “dì di festa“. E a disciplinare il traffico incontriamo Franco Paladini, presidente del comitato della Vecchia Viareggio, che insieme a Muzio Gianni, per la Croce Verde, si prepara a lanciare la prima edizione del Rione Storico. Nato dall’abbraccio tra Pincianello e Saetta, dall’incontro tra il rione Vecchia Viareggio e il Croce Verde, che insieme si preparano ora a vivere un mese di festa.
"Siete pronti per domani sera?", proviamo a chiedere. "Dobbiamo solo buttare la pasta..." scherza Paladini; mentre le cose da fare, organizzare, definire si sommano, e il tempo, per fare, definire, organizzare, invece sfugge via. "Costruire un rione è faticoso, perché richiede un impegno volontario e straordinario. Ma la soddisfazione di vedere un quartiere in festa, i ragazzi ballare le canzoni dei nonni, i nonni tornare ragazzi – dice Paladini – ripaga di tutte le notti insonni". E poi quest’anno "Condividiamo il lavoro e gli impegni con i volontari della Croce Verde, con i quali – prosegue – abbiamo costruito una bella squadra che ci permette di guardare al futuro del rione con più entusiasmo".
Al nuovo “Rione Storico“, che da piazza Santa Maria sia allunga fino a piazza San Francesco, domani sera spetterà dunque il compito di inaugurare la stagione dei coriandoli. Con la sfilata delle maschere rionali, aperta da Burlamacco e Ondina, che (intorno alle 19.15) solcando il Canale Burlamacca, a bordo di un barchino, approderà sulle sponde della Vecchia Viareggio. A loro il compito di issare la bandiera sul pennone di piazza Santa Maria, rituale che darà il via alle danze. Quella delle cucine, che propongono tordelli al ragù e penne alla trabaccolara, fritto misto e d’acciughe, e quelle animate dalla musica dal vivo dei Masnada. Pochi passi verso il centro, in piazza San Francesco, nel feudo di Saetta, l’animazione sarà invece curata da Andrea Paci con il suo dj-set.
Il programma prosegue sabato, giorno del corso inaugurale del Carnevale (scoppio del cannone alle 17), con la sfilata dei carri in miniatura che, dalle 11, si rincorreranno tra i pini di piazza Santa Maria e le cucine aperte anche a pranzo. E dopo il corso sui Viali ancora festa sotto la Torre fino all’una di notte. Accompagnata dalla note dei Masnada e i dischi di Andrea Paci Dj. Per domenica mattina, sempre in piazza Santa Mari, è atteso invece il raduno delle auto storiche (dalle 10 e poi ancora cucine aperte), mentre la sera arriverà la carovana del “Mamamia“ di Torre del Lago con il suo “arcobaleno di felicità“ per il primo rione a tema della storia del Carnevale. Il titolo è “Uomo o donna: chi vuol esser lieto sia“, un inno alla libertà di essere e di amare. "Perché da sempre il Carnevale è simbolo di libertà. Una festa che vive di leggerezza ma che – conclude Paladini – ha un’anima profonda". E per il Rione Storico questo è solo l’inizio dell’avventura, che proseguirà – fra caccia al tesoro, campionato di tappini, gara culinarie e feste – fino a giovedì grasso.