Degrado del bagno Balena. È in arrivo un’ordinanza

I sopralluoghi di Asl e Carabinieri dopo il nostro reportage dei giorni scorsi. Il Comune obbligherà il concessionario a ripristinare igiene, decoro e sicurezza.

Degrado del bagno Balena. È in arrivo un’ordinanza

Degrado del bagno Balena. È in arrivo un’ordinanza

Una situazione di così evidente degrado all’inizio della stagione estiva non poteva passare sotto silenzio. E così dopo il nostro reportage che nei giorni scorsi ha portato alla luce del sole lo stato di imbarazzante abbandono – oltre che di evidente pericolo per la salute pubblica – dello storico bagno Balena, ecco che si profila un’ordinanza del comune di Viareggio che imporrà ai concessionari dello stabilimento, la Sea srl di Milano, di ripulire lo stabilimento e di ripristinare le normali condizioni igieniche e di sicurezza.

All’indomani della nostra inchiesta-denuncia, anche i carabinieri e il dipartimento di prevenzione della Asl hanno effettuato dei sopralluoghi. Le relazioni che emergono sono inquietanti. "È stata constatata – scrivono i militari dell’Arma – per quanto riguarda la parte esterna dell’immobile, una situazione di degrado in cui versa anche tutta la zona circostante. Da un’ispezione all’interno è risultata una presenza di innumerevoli rifiuti, di qualsiasi genere, sparsi ovunque. Inoltre vi sono segni inconfondibili di bivacchi, messi in essere molto probabilmente da soggetti senza fissa dimora (coperte, resti di cibo, escrementi). Appare evidente che la situazione è degenerata al punto da costituire pericolo per l’incolumità e la salute degli stessi occupanti".

Non meno preoccupante la relazione del dipartimento di prevenzione della Asl dopo un loro diretto sopralluogo: "Tutta l’area versa in uno stato di totale abbandono; lo scannafosso aperto, sormontato dalle passerelle di accesso allo stabilimento, è ricolmo di masserizie e rifiuti di ogni genere, anche infiammabili. La zona piscine – si legge ancora nella relazione – è in totale stato di abbandono, l’acqua è stagnante e con il sole battente inizia a dare cattivo odore. Tale situazione inoltre è del tutto contraria alle norme che impongono la lotta alla zanzara Aedes Abopictus vettore di arbovirosi, di cui è superfluo specificare oltre la grande pericolosità di sanità pubblica e il danno di reputazione turistica. La recinzione che delimita lo spazio fronte mare è del tutto precaria e non è in grado di impedire accessi incontrollati all’interno.

La Asl ha pertanto scritto una lettera al sindaco nella quale propone di intimare al titolare della concessione di rimuovere entro 5 giorni dal ricevimento dell’atto di intimazione tutti i rifiuti, le masserizie e comunque il materiale non attinente, al fine di superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana che oltre che dal buon senso, è previsto da Tuel".

Paolo Di Grazia