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Degrado hotel “Patria“ Nuovo braccio di ferro

Il Comune impone dieci giorni per la messa in sicurezza. Ma il proprietario fa un esposto. "Rischio aggressione clochard".

Degrado hotel “Patria“ Nuovo braccio di ferro

Il degrado dell’hotel “Patria“ di Tonfano diventa terreno di un nuovo braccio di ferro tra il Comune e il proprietario, il quale più volte si era sfogato sul nostro giornale lamentando l’impossibilità di realizzare una struttura a 5 stelle insieme ai danneggiamenti subiti da chi bivacca al suo interno. Di fronte alle condizioni disasatrate dell’hotel il Comune ha emesso infatti un’ordinanza intimandogli 10 giorni per la messa in sicurezza a causa di una lunga sfilza di magagne: incuria, rifiuti e sporcizia, ritrovo di persone "dedite ad attività illecite" e vegetazione selvaggia. In poche parole va chiuso tutto per evitare ulteriori situazioni di abbandono.

Ma Luigi Del Giudice, titolare della “Manfredi srl“, che ha rilevato l’hotel nel 2018 dopo un secolo di gestione da parte della famiglia Donati, giovedì è tornato alla carica depositando un nuovo esposto. "Pochi giorni fa – spiega – ho avuto un forte diverbio con alcuni sconosciuti che bivaccavano dentro l’hotel. Mi sono allontanato in quanto la discussione stava per degenerare e pertanto mi rifiuto di tornare là dentro con il rischio, magari, di essere aggredito in maniera più pesante. Nell’esposto ho allegato tutte le querele e segnalazioni fatte in questi anni al prefetto e alle forze dell’ordine. Ritengo che l’intervento debba essere effettuato dalle autorità competenti e che l’immobile venga fatto sgomberare, anche a mie spese ovviamente. Con questo esposto – conclude – mi auguro che i termini dell’ordinanza vengano sospesi e prorogati". L’ennesimo grattacapo per l’imprenditore, il quale sognava di realizzare un hotel di lusso con un progetto da 12 milioni di euro che avrebbe dato lavoro a 80 persone, scontrandosi però con la burocrazia.

Daniele Masseglia