Viareggio, 9 marzo 2022 - Le carte le dà Giorgio Del Ghingaro, il resto verrà da sé. L’ultima conferma arriva da un lunedì sera particolarmente caldo che ha visto numerose riunioni in giro per Lucca, con l’obiettivo di trovare una soluzione alle candidature alle prossime comunali previste in tarda primavera. Il quadro politico è ormai entrato in una sorta di passaggio finale, ma l’effetto domino, per il terzo polo come per il centrodestra, sempre più in crisi di identità nonostante le smentite di rito, lo provocherà proprio il sindaco in carica di Viareggio. Lunedì sera, in un locale nei pressi di via delle Tagliate, nel capoluogo, è andata in scena una riunione tra tutti i rappresentanti del centro, dai rappresentanti di Italia Viva e Azione, Baccini e Remaschi, a quelli delle civiche di Impegno Civico per Lucca come Celestino Marchini, di Lista Civile come Lodovica Giorgi e Elvio Cecchini, per arrivare Mario Pardini e Enrico Torrini di Lucca 2032.
E con loro c’erano la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale delle province di Lucca e Massa, Donatella Buonriposi, e l’ex sindaco di Borgo a Mozzano Francesco Poggi. Di fronte a questo "parterre dei roi", Del Ghingaro ha preferito non materializzarsi e delegare al fido braccio destro Valter Alberici il suo messaggio. Che, parola più parola meno, ha suonato come una richiesta di una ulteriore settimana di tempo per sciogliere le riserve. Nonostante i primi segni di impazienza di alcuni compagni di viaggio, Del Ghingaro (come è stato annunciato da Alberici durante la cena di lunedì sera) vuole attendere i risultati di un sondaggio in corso in questi giorni, commissionato proprio dal primo cittadino di Viareggio, fare ulteriori riflessioni e poi comunicare le sue decisioni.
In caso di risposta affermativa, il quadro politico a Lucca rischia di essere totalmente terremotato, con il centrodestra (sulla carta maggioranza assoluta o quasi in città) ridotto a doversi accodare proprio al nome di Del Ghingaro (e non certo da una posizione di forza), oppure trovare un candidato che al momento non si vede, ma che potrebbe essere il presidente dell’Ordine dei Medici, Umberto Quiriconi. Un vicolo cieco, quello in cui si è infilato il centrodestra, che sembra difficilmente aggirabile, salvo un colpo di scena finale nel caso in cui Del Ghingaro decida di non scendere in campo. Magari rispolverando uno dei nomi entrati nella hit in queste settimane. Per il terzo polo – e in ultima ipotesi per il centrodestra almeno nella sua dimensione partitica e sempre a rimorchio dei centristi – resta l’opzione Pardini. L’ex presidente di Lucca Crea nominato da Tambellini, poi dimessosi dopo aver assistito a un comizio di Salvini e infine allontanatosi anche dal tavolo del centrodestra continua a essere il piano B.
Comunque l une dì sera sono andati in scena anche altri incontri tra cui uno in centro storico tra alcuni esponenti di centrodestra e uno a S.Anna con molte delle liste civiche (alcune presenti a vari tavoli diversi) di varia estrazione per provare a trovare una quadra e un candidato civico alternativo ai partiti: le possibilità di un accordo paiono ridotte al lumicino.
Fabrizio Vincenti