Delegazione del Csm in Tribunale in visita degli uffici giudiziari

Il Consiglio superiore della magistratura visita il Tribunale di Lucca per la prima volta, focalizzandosi sui processi riguardanti Viareggio e la Versilia. La delegazione si incontra con i magistrati per valutare le criticità degli uffici giudiziari.

Delegazione del Csm in Tribunale in visita degli uffici giudiziari

Delegazione del Csm in Tribunale in visita degli uffici giudiziari

Il Consiglio superiore della magistratura (Csm) arriva a Lucca per un sopralluogo a palazzo di giustizia. E’ un evento storico, perché è la prima volta che accade e che interessa tutta la provincia visto che più dela metà dei processi che vengono celebrati al Tribunale di Lucca riguardano viareggini e versiliesi. L’appuntamento è per questa mattina quando una delegazione consiliare guidata dal vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli; unitamente ai consiglieri Daniela Bianchini, Michele Forziati, Tullio Morello, Bernadette Nicotra ed Eligio Paolini, si recherà in visita agli uffici giudiziari di Lucca. L’arrivo della delegazione del Csm è previsto intorno alle 11,30 in via Galli Tassi (sede del tribunale di Lucca).

Al loro arrivo i magistrati saranno accolti dal presidente del tribunale di Lucca, Gerardo Boragine (che aveva a lungo diretto la sede distaccata del Tribunale di Lucca prima dell’accorpamento) e dal Procuratore della repubblica, Domenico Manzione.

Dopo un momento di formalità, successivamente la delegazione, alla quale si uniranno anche il presidente della Corte d’Appello di Firenze, Alessandro Nencini, e l’avvocato generale presso la Corte d’Appello di Firenze, Fabio Origlio, si recherà presso l’aula penale 1 per l’incontro programmato con i magistrati. Si tratta, come si diceva, di un evento a modo suo storico per il tribunale di Lucca, un’occasione importante per mettere sotto la lente la situazione del palazzo di giustizia. La delegazione dei Consiglio superiore della magistratura ascolterà i Capi dei vari Uffici e i magistrati del circondario in relazione alle criticità dei relativi Uffici.