Non è solo una commemorazione storica. Il 25 aprile, festa della Liberazione dalla dittatura fascista, dall’occupazione nazista, dalle leggi razziali, celebra quei valori, sia di democrazia e di libertà associati alla solidarietà, alla giustizia sociale e all’uguaglianza, che necessitano, più che mai, di essere alimentati con la partecipazione. Che sia una biciclettata antifascista, che ha sfilato per le strade di Viareggio agitando le bandiere rosse; le celebrazioni organizzate nei luoghi della Resistenza, come Marignana; o la deposizione di corone sulle lapidi di coloro che con coraggio si ribellarono al nazifascismo. O ancora il ricordo delle vittime di quell’orrore, come i 560 martiri di Sant’Anna di Stazzema .
Ecco perché ogni assenza, il 25 aprile, fa rumore. E l’assenza del Partito Democratico al consiglio comunale aperto di Viareggio con la partecipazione dell’Anpi, e il suo presidente Luca Coccoli, Filippo Gattai Tacchi per l’Istituto Storico della Resistenza e la Lectio Magistralis del professore di storia contemporanea Gianluca Fulvetti ha fatto rumore. Soprattutto tra la sua stessa base, tra gli iscritti dal Pd di Viareggio (presenti numerosi in Comune) che non hanno nascosto il dispiacere ("è vergognoso") di non vedersi rappresentati il 25 aprile dai propri consiglieri comunali. Messaggini infuocati via WhatsApp ("mi rammarico della vostra assenza") di delusione sono arrivati ai vertici di via Regia, e il segretario Dem Filippo Ciucci non lo nasconde: "Se si vuole costruire un caso intorno a questo – ha risposto Ciucci – lo si faccia. Ma purtroppo non sempre riusciamo a fare ciò che vorremmo fare, e potendolo fare avremmo voluto essere presenti a tutte le celebrazioni del 25 aprile. Questioni familiari – prosegue il segretario democratico – non mi hanno permesso di essere presente in Comune. Per problemi di lavoro non hanno potuto partecipare al consiglio aperto neppure il consigliere Diego Sodini e il capogruppo Dario Rossi, che comunque era presente insieme all’Anpi alla deposizione della corona ai piedi del monumento della Resistenza a largo Risorgimento".
Nessuno del centrodestra ha partecipato al consiglio comunale aperto. Nessuno consigliere della Lega (il capogruppo Santini si è giustificato) o di Fratelli d’Italia, che pure erano presenti il 25 aprile di un anno fa. Evidentemente ottant’anni di democrazia repubblicana non sono bastati per provare insieme — senza amnesie o inutili distinguo — orrore e vergogna per la tragedia di una dittatura che trascinò l’Italia in guerra.