Si sono conclusi nei tempi previsti i lavori di demolizione dell’ex Arlecchino, sulla passeggiata di Lido di Camaiore. La struttura versava in condizioni fatiscenti da anni, tanto da esser diventata un rifugio prediletto di colonie di ratti. Inoltre – ma questo è stato scoperto soltanto con le operazioni di bonifica – l’edificio dismesso era potenzialmente pericoloso per la salute, a causa delle concentrazioni record di amianto di cui si erano impregnati pareti e pavimenti.
La demolizione dello stabile rientra nel più ampio progetto di riqualificazione dell’area: le operazioni sono partite in pompa magna lunedì mattina, alla presenza della giunta comunale quasi al completo e del presidente della Regione Eugenio Giani, accompagnato dall’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli. La curiosità per un’operazione annunciata da tempo, inoltre, aveva portato un nutrito capannello di curiosi ad assieparsi a ridosso del cantiere.
Il cronoprogramma prevedeva quattro giorni di lavori per livellare a terra l’area. I lavori si sono conclusi ieri, e contestualmente è partito l’iter per lo smaltimento dei rifiuti. Anche perché, come ha sottolineato il sindaco Marcello Pierucci alla partenza dei lavori di demolizione, arrivati a questo punto c’è da correre: entro fine luglio, il Comune conta di andare a gara per la realizzazione del nuovo stabile che dovrebbe ospitare il centro per l’impiego – il più grande della costa – e strutture medico-sanitarie a servizio di tutto il litorale. Una volta affidata la gara, partiranno i lavori veri e propri, che da cronoprogramma dovrebbero concludersi entro la fine del 2025, per poi concentrarsi, l’anno successivo, sulla riqualificazione delle piazze adiacenti.