DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Dieci anni fa l’uragano. La Versiliana è rinata: "Già messe 5mila piante"

L’assessora Gliori traccia un bilancio sulle opere realizzate dopo la devastazione. Previsti altri 150 alberi nei prossimi due mesi nelle altre zone colpite.

L’assessora all’ambiente Tatiana Gliori durante un sopralluogo nelle zone del parco colpite dal fortunale del 2015

L’assessora all’ambiente Tatiana Gliori durante un sopralluogo nelle zone del parco colpite dal fortunale del 2015

Gli ululati del vento che spazzava ogni cosa, le strade piene di tronchi e rami, un terzo del bosco della Versiliana distrutto come una folta chioma cancellata da un rasoio affilato. L’uragano del 5 marzo 2015 è uno di quegli eventi che resteranno per sempre indelebili. Nel male ma anche nel bene, basti pensare che le raffiche (a 100 all’ora) solo per caso risparmiarono la Villa della Versiliana e l’area del "Caffè" e del Festival. Insieme all’assessora ad ambiente e protezione civile Tatiana Gliori facciamo un punto sulla situazione.

Furono giorni terribili.

"Pietrasanta è stata una delle zone più colpite. I nostri ambienti ne sono usciti profondamente segnati, alcuni resi irriconoscibili rispetto a com’eravamo abituati a vederli fino a poche ore prima. Ma questo shock ci ha insegnato due cose, legate strettamente l’una all’altra".

Quali?

"La prima è quanto sia necessario praticare ogni giorno e ad ogni livello la cultura della prevenzione dei rischi naturali. La seconda è che per farlo bisogna innanzitutto conoscere il nostro territorio in tutti i suoi elementi. Sia lo studio del patrimonio verde, che come amministrazione abbiamo avviato da alcuni anni, sia tutto il lavoro, senz’altro impopolare, di cui ci siamo fatti carico per offrire un livello di sicurezza maggiore alle zone più a rischio, sono figli di quel 5 marzo. Come anche la decisione di scegliere, d’ora in poi, la tipologia di alberature da mettere a dimora in base all’esigenza specifica della parte di territorio interessata, che può essere contrastare lo smog o l’erosione del suolo o, ancora, l’elevata percentuale di pollini o Pm10 nell’aria. Superando, se necessario e senza remore, anche l’idea di conservare a tutti i costi l’immagine ambientale dei nostri luoghi".

I numeri della rinascita?

"Dal 2018 a oggi sono state messe a dimora 5.035 piante nel bosco della Versiliana, più altre 650 sul resto del territorio tra sostituzioni e nuove piantumazioni nelle zone in cui prima non c’erano alberi".

Come proseguirà l’attività?

"Nei prossimi 2 mesi sono in programma altre 150 nuove piantumazioni, ad esempio in via Pea, alcune delle quali progettate e realizzate in collaborazione con il Consorzio di bonifica. Più a medio-lungo termine, invece, ci sarà il completamento del nuovo ’ingresso rosa’ di Pietrasanta, in via I Maggio, dove ci sono già 20 esemplari di cercis siliquastrum: ne metteremo un’altra decina. C’è poi il viale Apua: oltre al parco-frutteto già previsto nei 6.700 metri quadri tra viale Apua, via Olmi e via Fiumetto, nella parte speculare lato monti sarà creata un’agrumeta con caratteristiche benefiche sul profilo ambientale e sociale".