DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Disastro al pontile, sos di Murzi: "Abbiamo corso un rischio enorme"

Dopo l’incidente a Marina di Massa il sindaco invita le istituzioni a riflettere sul futuro del porto e del turismo

Il sindaco Bruno Murzi tira un. sospiro di sollievo per gli effetti dell’incindente ma avverte che non si può sempre sperare che vada a finire bene

Il sindaco Bruno Murzi tira un. sospiro di sollievo per gli effetti dell’incindente ma avverte che non si può sempre sperare che vada a finire bene

"L’incidente che ha visto la nave cargo Guang Rong arenarsi sul fondale sabbioso di fronte a Marina di Massa deve farci riflettere in modo costruttivo, senza intenti polemici, sulla sostenibilità tra porto e turismo con l’obiettivo di comprendere, ridurre ed evitare i rischi di eventi simili in futuro". Il sindaco Bruno Murzi, che è anche presidente dell’Ambito turistico della Versilia, interviene con queste parole in merito al disastroso incidente che poche sere fa ha "decapitato" lo storico pontile della frazione costiera apuana. "Non è la prima volta che accade: questa – spiega il primo cittadino – è la terza volta in cui navi di stazza significativa si sono arenate nel tratto compreso tra il porto di Marina di Carrara e Marina di Massa, sempre a causa della combinazione tra mareggiate e avarie alla propulsione. Fortunatamente finora i danni ambientali sono stati contenuti, ma la situazione sarebbe stata ben diversa se la nave fosse finita sugli scogli di Marina di Carrara o sui pennelli artificiali di fronte alle colonie di Marina di Massa".

In quel caso, secondo Murzi, si sarebbe verificato un disastro ambientale "di proporzioni enormi", con il rischio di sversamenti in mare di tonnellate di gasolio dai serbatoi della nave. Una tragedia ambientale che avrebbe avuto conseguenze devastanti per tutta la costa apuoversiliese. "Nella sfortuna – dice ancora – possiamo dire di essere stati fortunati, o come si dice dalle nostre parti, essere stati presi in braccio dalla Madonna: la distruzione del pontile di Marina di Massa è una ferita dolorosa, ma i danni potevano essere molto peggiori. Non possiamo, però, continuare a sperare che vada sempre tutto bene. È giunto il momento di avviare una seria riflessione sulla sostenibilità della convivenza tra un’economia turistica fondamentale per il nostro territorio e un porto che si vuole ampliare, con un conseguente aumento dei traffici e, inevitabilmente, dei rischi. Ora dobbiamo decidere quale strada prendere".

Quindi l’appello alle istituzioni: "Avviamo un percorso concreto per ridurre, se non azzerare, i rischi ambientali per la nostra costa. L’ampliamento del porto porterà inevitabilmente a un incremento del traffico marittimo e forse anche dell’erosione, insieme a una maggior esposizione al rischio di danni irreparabili. Se la nave cargo Guang Rong fosse finita sugli scogli, ci troveremmo oggi a discutere non solo di un disastro ambientale, ma anche della possibile compromissione della nostra stagione turistica. Possiamo davvero permettercelo? È tempo di agire con responsabilità".