Disastro ambientale. Oggi la maxi-esercitazione davanti alla nostra costa

In campo la Capitaneria di Porto con i colleghi di Francia e Principato di Monaco. Sarà simulato lo sversamento in mare di materiale nocivo di colore nero.

Disastro ambientale. Oggi la maxi-esercitazione davanti alla nostra costa

Disastro ambientale. Oggi la maxi-esercitazione davanti alla nostra costa

Tutto pronto per l’esercitazione congiunta italo-franco-monegasca in programma oggi nelle acque antistanti la Versilia nell’ambito dell’accordo trilaterale "Ramoge" finalizzato alla prevenzione ambientale e al controllo dell’inquinamento in mare. Fin dalle prime ore della mattinata, uno spiegamento di mezzi importante – una decina di imbarcazioni, due elicotteri e i droni – sarà impegnato in una simulazione realistica di un disastro ambientale.

A dirigere le operazioni, con il supporto indispensabile della Capitaneria di Porto guidata dal capitano di fregata Silvia Brini, è arrivata Emanuela Spadoni, dirigente del Ministero dell’Ambiente. "L’esercitazione prende le mosse da un accordo internazionale stipulato con la Francia e il Principato di Monaco – spiega – che tra le varie attività prevede anche l’organizzazione di simulazioni organizzate alternativamente dai vari Paesi. La finalità è testare le capacità dei mezzi di rispondere a un’emergenza per problemi di sversamento in mare di sostanze nocive. In questo modo, riusciamo a fare tesoro delle eventuali criticità emerse per potenziare le risposte emergenziali sotto ogni punto di vista".

Nello specifico, la giornata prenderà il via con il rilascio in mare di lolla di riso e pop corn – totalmente innocui – a simulare uno sversamento di sostanze nocive. A quel punto si attiveranno i soggetti preposti alla salvaguardia ambientale: "Abbiamo una ventina di mezzi tra aerei e navali – spiega ancora Spadoni –, tra cui due navi dai nostri partner, la nave anti inquinamento Nos Taurus del Ministero dell’Ambiente, due mezzi della guardia costiera, una nave della marina militare, una della guardia di finanza e una dell’Emsa, l’Agenzia europea per la sicurezza in mare. Le imbarcazioni saranno affiancate da elicotteri e droni".

Inoltre, verrà simulata la risposta a terra, con il coinvolgimento sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta della Prefettura di Lucca, con i propri piani anti inquinamento, dei Comuni, di Arpat e della Protezione Civile che mobiliterà i suoi volontari addestrati a gestire questo tipo di emergenze. "Domani al Principino si raccolgono le prime conclusioni con un briefing in cui metteremo sul tvolo i punti di forza e gli eventuli problemi incontrati. Queste esercitazioni servono a questo, a migliorare da eventuali errori. In seguito, un nucleo di esperti porterà avanti un’analisi di tutta l’esercitazione, a cui farà seguito un documento concusivo che nei prossimi mesi sarà condiviso con tutti gli attori per fornire degli spunti di miglioramento".

A fare gli ’onori di casa’ sarà la Capitaneria di Porto di Viareggio. "Oltre a ospitare l’esercitazione, siamo coinvolti in prima persona – sottolinea la comandante Brini –; in prima battuta, abbiamo il compito di ricevere l’allerta, individuare le macchie al satellite e quindi trattarle in prima emergenza, come risposta locale. Quando si capisce che il fenomeno è importante, viene lanciata la dichiarazione di emergenza locale, un atto ufficiale che fa scattare i livelli superiori, con il coinvolgimento del Ministero. A quel punto parte l’intervento dei mezzi disinquinanti del Ministero, vengono coinvolti i partner francesi e monegaschi e si avvia il dispiegamento di forze aeree, navali e terrestri".

DanMan