Dal terreno, nel groviglio di sottobosco libero di crescere, spuntano rifiuti. Di ogni genere. Tra sacchetti dell’immondizia, carcasse di biciclette, scheletri di motorini, scarti dell’edilizia, plastica, cartongesso, materassi e... chissà cos’altro potremmo trovare se ci spingessimo oltre la strada. "E se qui dovesse scoppiare un incendio – si preoccupano i cittadini – non sapremmo nemmeno cosa verrebbe bruciato".
“Qui“ è una pinetina, di proprietà privata, che abbraccia il perimetro tra le vie Don Bosco, Fratti, Udine e Venezia al Marco Polo. E a denunciare una situazione che, negli anni, è diventata "insostenibile" sono i residenti della zona. Che sollevano "un problema di inciviltà, per gli scarichi abusivi dei rifiuti che non si fermano mai, che si unisce ad una mancanza assoluta di cura del terreno". Nessuna pulizia, "da non ricordiamo più nemmeno quanto tempo" dicono. E tra il vicinato è stata anche avviata anche una raccolta firme per chiedere un intervento profondo per liberare l’area dal degrado. Non è bastato.
E non sono bastati nemmeno gli esposti che, dal 2015, hanno iniziato ad accumularsi sugli scaffali del Comando di Polizia Municipale: "Abbiamo anche parlato con la comandante della Polizia Municipale Iva Pagni, con l’assessore al verde, ma al di là di un sommario taglio della vegetazione che ormai smarginava – dicono i vicini – l’area non è mai stata bonificata".
Un cartello informa che la pinetina è in vendita "Ma proprio per la natura del terreno, vincolato, supponiamo che non sia facile trovare dei compratori". Per questo i cittadini avevano proposto all’amministrazione di considerare l’acquisto della pinetina, per trasformarla in un’area verde pubblica e fruibile. "Possibile – concludono – che di fronte a questa situazione non si possa fare niente?"