REDAZIONE VIAREGGIO

Disturbi alimentari, chiude la comunità

La residenza Villamare fu inaugurata nel 2010 ed è l’unica in Toscana. I posti letto saranno dirottati alla casa di cura Ville di Nozzano

La Versilia perde un’altra struttura: la comunità per malati di anoressia di Lido di Camaiore inaugurata in pompa magna nel 2010 è infatti in procinto di chiudere. La Regione ha deciso di tradurla in realtà ospedaliera, dirottando i dieci posti letto della residenza Villamare sul viale Colombo alla Casa di cura Ville di Nozzano e cancellando così l’unica comunità terapeutica della Toscana che proprio in Versilia aveva visto concretizzarsi un progetto pilota-fiore all’occhiello. Nel marzo 2010 la Regione deliberò infatti la necessità di prevedere "un ulteriore livello di assistenza territoriale costituito dalla struttura residenziale per la cura e il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare" recependo la disponibilità dell’ex Asl 12 di Viareggio alla sua realizzazione. Inizialmente la gestione fu affidata alla ati casa di cura Ville di Nozzano e Pam per 5 anni; successivamente Villamare è stata assorbita da Kos care srl (il gruppo Kos è controllato da Cir della famiglia di Carlo De Benedetti). E’ stata quest’ultima in un primo tempo a mostrare interesse per la trasformazione di quei letti di comunità in letti ospedalieri: nel settembre 2017 però la Regione risponde ’picche’. Il direttore per la programmazione di Area Vasta Nord Ovest si espresse in modo “non favorevole” a questo passaggio. Ma l’11 agosto 2020 è stata chiesta ai direttori generali delle aziende sanitarie una nuova valutazione e il 18 settembre il direttore sanitario dell’Asl Toscana Centro ha espresso il proprio parere e da Firenze è calata la decisione – recepita dal decreto del presidente della giunta regionale – che ha sancito la trasformazione dei posti di comunità terapeutica, in letti di una casa di cura sulla collina di Nozzano, privando la Versilia di quella che era stata la prima struttura residenziale per chi soffre di anoressia.

E’ nata infatti, secondo il piano sanitario regionale, come realtà terapeutica comunitaria, una risorsa per chi non beneficia del trattamento che è possibile offrire nei reparti di psichiatria o nelle case di cura convenzionate (sia Villa dei Pini che le Ville di Nozzano sono del gruppo Kos). Attualmente è dotata non solo dei 10 posti letto ma di ulteriori 2 in day hospital per assistere persone con disturbi del comportamento alimentare che possono vivere in una situazione familiare, uscire e seguire il percorso di cura. Un’esperienza destinata a concludersi, dopo un avvio che fu tanto pubblicizzato per quella unica comunità toscana rivolta a un bisogno sempre crescente.

Francesca Navari