La fusione tra il Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta e il Piaggia di Viareggio a partire dal 2024-2025 è realtà. Il nero su bianco è stato messo giovedì dal consiglio provinciale e altrettanto succederà domani in quello regionale. Niente da fare quindi per chi aveva sperato in un’alternativa in grado evitare all’istituto pietrasantino – in particolare il liceo artistico Stagi con i suoi 180 anni di storia – la perdita dell’autonomia amministrativa. A partire dai docenti: contrari all’accorpamento deliberato dalla Regione, come effetto dei tagli all’organico dei dirigenti disposto a giugno dal governo, avevano chiesto che nel peggiore dei casi la fusione avvenisse con il liceo classico Carducci di Viareggio, evitando indirizzi “gemelli“ e quindi concorrenziali come quelli del Piaggia.
Ma a preoccupare la rsu sono vai fattori. "Ci sarà una riorganizzazione anche sui docenti – spiegano Claudio Tomei e Rita Corsi – dato che a questo punto saremo tutti spostabili di qua e di là come sacchi di patate. E il nuovo sistema, tutto centralizzato a Viareggio, ci priverà del dirigente e della direttrice dei servizi generali e amministrativi (Dsga, ndr), che è il motore della scuola per acquisti, gestione delle economie e molto altro. Pensiamo poi agli studenti: il Piaggia ha indirizzi concorrenziali ai nostri, come il multimediale, e si trova in centro città, dotato di tutti i servizi. Probabile quindi che i ragazzi di Viareggio e Camaiore, che venivano a Pietrasanta per il biennio, siano portati in modo spontaneo a restare più vicini a casa. Fino al personale Ata: il primo anno daranno una deroga, ma da quello successivo quei posti spariranno. Ci tabelle vincolanti che a lungo termine saranno applicate. È un impoverimento e una perdita per Pietrasanta".
Sulle sorti del personale si è mobilitato anche Nicola Conti, vice presidente della Provincia e presidente del gruppo consiliare Provincia civica democratica progressista, con una mozione. "Ho espresso il mio disappunto sui tagli del governo, che non tengono conto delle realtà territoriali – spiega – e ho chiesto al presidente della Provincia di attivare un tavolo di monitoraggio sugli effetti di questo ridimensionamento". Preoccupata anche la vice presidente Cna Sabrina Mattei: "Collaboriamo da tempo con lo Stagi, in particolare i progetti ’Alfabeto artigiano’ e quello ancora più ambizioso che prevede l’istituzione di un polo di alta formazione sull’artigianato artistico nel nuovo complesso del Don Lazzeri-Stagi proprio ora in costruzione. Una tradizione storica che non sparirà ma che dobbiamo preservare".