Donazioni di sangue in progressivo calo, vocazione da parte dei giovani ridotta al lumicino e un futuro sempre più incerto e tale da mettere a serio rischio l’attività di una realtà storica come il Gruppo Fratres di Marina di Pietrasanta. Talmente serio che la consociazione ha convocato un’assemblea straordinaria dei soci per guardarsi negli occhi, leggere numeri e relazioni e prendere una decisione di fronte al non più rinviabile bivio: tentare un’ultima carta e tener duro – in primis rinnovando le cariche sociali – oppure mettere la parola “fine“ a questa esperienza, non senza macigni e dispiaceri sul cuore.
L’assemblea è stata fissata il 30 ottobre alle 18,30 alla sede territoriale Fratres a Piano di Mommio, in via Sarzanese 7556, in quanto la sede di Focette non è attualmente disponibile. L’ordine del giorno, sulla cui intestazione compare l’inequivocabile premessa "stante il perdurare della crisi gestionale del Gruppo", prevede infatti la lettura della relazione da parte del presidente Adelmo Venturini insieme alla valutazione sulla possibilità di proseguire l’attività del Gruppo oppure avviare le procedure di chiusura. "Purtroppo – spiega Venturini – viviamo in una società in cui la partecipazione a tante realtà associative, dallo sport alla musica, è in crisi. A Marina di Pietrasanta 50 anni fa ci si conosceva tutti, mentre oggi le famiglie sono smembrate, tanta gente è andata via e altrettanta è arrivata. Le necessità di aggregazione e la spinta ad essere solidali sono un po’ scomparse. Inoltre la recente riforma del terzo settore ha creato ulteriori problemi, soprattutto alle piccole realtà del volontariato". Tra queste, appunto, anche il Gruppo Fratres, nato nell’immediato dopoguerra in seno alla Misericordia di Tonfano – idem quello collegato alla Misericordia di Pietrasanta, oggi non più attivo – e attualmente composto da qualche decina di soci.
Il capolinea non è ancora definitivo, ma per evitarlo il convoglio del Gruppo Fratres dovrà trovare un percorso alternativo. "Le donazioni di sangue sono in costante calo – prosegue Venturini – e ormai i tempi d’oro sono soltanto un lontano ricordo. È una difficoltà che va affrontata, magari attraverso un rinnovo gestionale sebbene siano pochi i giovani che si avvicinano. L’assemblea dovrà decidere cosa fare, incluso tentando un’ultima carta: dovremo capire se qualcuno ha voglia di prendersi la responsabilità di portare avanti questa missione o se invece dovremo issare bandiera bianca".
Daniele Masseglia