E se ci fosse bisogno di una vera tempesta per spazzare via tutto il male che impera in questa nostra società? Idea, forse speranza, forse un pochino forte, ma metro di paragone utile per far capire quanto di sbagliato ci sia nei tempi in cui viviamo. Corinne Roger ed i figli: Elodie, Benjamin e Sebastian, presentano ‘La tempesta’ la loro Prima categoria.
Elodie, ci vuole proprio una tempesta per spazzare via tutto ciò che c’è di negativo?
"La nostra è chiaramente una provocazione, ma non del tutto campata in aria. C’è talmente tanto che non va bene, attorno a noi, che forse qualcosa di dirompente è proprio quello che ci vuole per fare un po’ di pulizia. E poi dopo la tempesta spunta sempre il sole e torna il sereno".
Che tipo di tempesta è la vostra?
"L’abbiamo pensata sì potente, ma impertinente e colorata. La rappresenteremo come una sorta di sciamana; una sciamana in grado di spazzare via le guerre, gli egoismi, la povertà e quello che è un altro grande cancro di questa società: la logica del profitto a danno dei più deboli".
Come è nata l’idea del progetto?
"Noi siamo una squadra e come tale ragioniamo. Così ci siamo seduti ad un tavolo ed abbiamo buttato giù qualche idea. Alla fine la quadra è stata trovata sintetizzando il senso di repulsione che proviamo. Abbiamo voluto rovesciare il senso di impotenza che ci attanaglia".
Strutturalmente come sarà questa costruzione?
"Sarà una costruzione sviluppata sicuramente in ampiezza. La figura centrale, la nostra tempesta/sciamana, sarà al centro della scena e darà vita ad una sorta di danza propedeutica. Dietro di lei delle nuvole che si muoveranno anch’esse in ampiezza. Sul proscenio due alti vortici, per noi icone di ciò che deve esser spazzato via come guerre, armamenti e povertà".
Aspetto che vi contraddistingue da sempre sono le maschere, parte integrante dello spettacolo con le loro coreografie.
"Sicuramente sarà così anche quest’anno. I figuranti, 200, saranno vestiti da sciamani e da ventila-attori".
I ventila-attori?
"Ventilatori animati. Saranno veri attori e protagonisti della costruzione. Mimeranno vortici e spazzeranno via tutto, con dei ventilatorini".
Coreografia e musica, altro segno distintivo?
"Alla coreografia ci pensa il nostro Benjamin, ma quest’anno ci sarà anche un gradito ritorno dopo 1 anno di pausa".
Per caso Luca Bassanese?
"E chi sennò. Noi a lui, lui a noi, siamo legati da un cordone ombelicale invisibile. E non sarà da solo, con lui ci sarà uno strumentista musicale di fama internazionale"..
Nome?
"Sarà una sorpresa".
Allora non resta che attendere l’arrivo in Piazza Mazzini de ‘La tempesta’.
Sergio Iacopetti