MARIA NUDI
Cronaca

Dopo le scritte islamiche in chiesa. L’imam andrà in visita alla parrocchia

L’appuntamento è in programma lunedì. Aazddine: "Un gesto di vicinanza verso chi ci è amico"

Don Luca Andolfi mentre mostra le scritte islamiche lasciate all’interno della chiesa

Don Luca Andolfi mentre mostra le scritte islamiche lasciate all’interno della chiesa

Scritte islamiche nella parrocchia del Varignano, ma da un episodio "offensivo" e per certi aspetti anche inquietante, si rafforza, invece, la linea del dialogo e del confronto proficuo tra due religioni.

In questa direzione va l’incontro, che è stato fissato per lunedì pomeriggio, quando una rappresentanza della comunità islamica, accompagnata dall’imam Okkancha Aazddine, che da oltre vent’anni vive a Viareggio, andrà nella parrocchia della Resurrezione per esprimere vicinanza alla comunità del Varignano e al parroco. Un gesto molto apprezzato dal parroco don Luca Andolfi un sacerdote da sempre aperto al dialogo e al confronto con chiunque.

"Sono sicuro che da questo incontro si incrementerà ancora di più il dialogo, quel dialogo sempre necessario per non cadere nel pregiudizio e per camminare insieme. In questo anno, in cui ricordiamo il 50° anniversario di fondazione della nostra parrocchia, l’episodio che è successo è stata l’opportunità per percorrere ancora una volta la strada dell’amicizia e del dialogo. Domani affronterò l’episodio anche con i bambini del catechismo e le loro famiglie perché nel confronto vince sempre l’amore", spiega il parroco di Varignano don Luca Andolfi.

Del resto la parrocchia del Varignano con i suoi volontari ha a cuore anche le famiglie islamiche e interviene per quanto è possibile quando si trovano in difficoltà.

"Abbiamo subito deciso questo gesto di vicinanza per la parrocchia e per il parroco don Luca Andolfi con il quale c’è sempre stato dialogo e amicizia", dichiara l’imam Okkancha Aazddine spiegando che si tratta di un gesto isolato che non rispecchia la comunità. La forza del dialogo e del confronto è stata più forte del gesto di un balordo che ha creato inevitabile amarezza. L’incontro di lunedì rappresenta una sorta di spugna morale che mette fine a sentimenti di preoccupazione o di giudizi affrettati e che promuove ancora una volta la cultura del dialogo e del confronto: valori che permettono di accogliere comprendere il "diverso".

Intanto proseguono gli accertamenti delle Forze dell’ordine, intervenute per i rilievi, stanno lavorando per risalire all’autore delle scritte.