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I nostri giovani e il sonno. Dati choc tra i versiliesi, nove ragazzi su dieci si addormentano con lo smartphone

Lo rivela un sondaggio condotto su un centinaio di partecipanti. Uno su cinque dorme male e il 70 per cento fatica a svegliarsi presto. Sulla qualità del riposo incide negativamente l’uso dei dispositivi

La ’luce blu’ danneggia il sonno

La ’luce blu’ danneggia il sonno

Versilia, 10 dicembre 2024 – Adolescenti, dispositivi digitali e disturbi del sonno, i dati parlano chiaro: il collegamento c’è ed è più vasto di quanto che si possa immaginare. La conferma lo studio condotto dall’associazione “Riaccendi il Sorriso” che ha coinvolto e intervistato più di 100 adolescenti di età compresa fra i 14 e i 18 anni delle scuole di tutta la Provincia.

I dati raccolti attraverso la somministrazione di un questionario sono stati successivamente analizzati ed elaborati dall’Ospedale San Raffaele in collaborazione con l’associazione stessa e grazie al supporto di Vivisol. Gli adolescenti che dormono poco vedono compromesse le loro prestazioni cognitive, con un conseguente peggioramento delle loro performance accademiche dalla scuola media fino al livello universitario.

La diminuzione cronica di sonno è infatti associata a livelli di attenzione più bassi, difficoltà di apprendimento e di problem solving e i risultati sono decisamente pesanti ed evidenziano come esista una differenza significativa, pari a tre ore, fra l’orario di risveglio degli adolescenti durante la settimana scolastica e il fine settimana. Se, mediamente, dal lunedì al venerdì la sveglia di uno studente suona fra le 6 e le 7, nel fine settimana l’orario di risveglio è posticipato fra le 9,30 e le 10.

Ma questa pratica è sconsigliata dagli esperti: il fine settimana o le festività non dovrebbero trasformarsi nel momento di ’recupero’ regolare per l’adolescente, poiché la sveglia in tarda mattinata spingerà l’orologio biologico sempre in avanti e renderà più difficile addormentarsi prima, quando la settimana ricomincia. Il 17 per cento degli adolescenti intervistati ha bisogno di molto tempo per addormentarsi, da 30 minuti fino ad arrivare a più di 60. Questo fenomeno è in parte motivato dall’eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici nella fase che precede il sonno. In particolare, gli adolescenti che utilizzano il pc nell’ora prima di andare a dormire sono il 28 per cento.

Un dato ancora più preoccupante riguarda lo smartphone, dal momento che la quasi totalità del campione (92,4 per cento) ha la non felice abitudine di utilizzarlo nella propria stanza nell’ora prima di andare a dormire. Sono moltissimi gli studi che concordano sull’importanza di regolamentare l’utilizzo della tecnologia, la quale influisce sulla qualità del riposo e riduce le ore di sonno. Questo accade soprattutto quando i dispositivi digitali vengono utilizzati la sera e fino a poco prima di addormentarsi.

Oltre alle difficoltà di addormentamento, più del 70 per cento dei giovani coinvolti nello studio fa fatica a svegliarsi nelle prime ore del mattino, e nel prosieguo della giornata si portano dietro sonnolenza e spossatezza diurna. Un adolescente su cinque dorme male, mentre il 30 per cento dei ragazzi intervistati dorme poco. Per migliorare la quantità e la qualità del sonno dei giovani, è fondamentale incorporare l’educazione del sonno nei programmi di salute, nel sistema scolastico e nello sport.