
di Francesca Navari
Il "Dottor Botox" era gettonatissimo, con un giro di oltre 200 clienti. Peccato che secondo le Fiamme Gialle non solo esercitava in ambienti non idonei, ma senza neppure essere medico. E’ stato così denunciato per esercizio abusivo della professione Francesco Mungiardi, 55 anni, nativo di Soverato in Calabria ma da tantissimo tempo residente a Viareggio: assieme a lui indagate quattro donne (rispettivamente di Forte dei Marmi, Fucecchio, Pistoia e Barga) che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti mettendo a disposizione abitazioni, uffici e centri estetici. E’ questa la risultanza della corposa attività investigativa portata avanti dalla guardia di finanza di Viareggio che, su disposizione del Gip del Tribunale di Lucca, ha annunciato di aver eseguito un sequestro preventivo di beni per circa 100mila euro nei confronti del finto chirurgo estetico, ritenuti provento dell’illecita attività.
Le indagini condotte dalle fiamme gialle sono state avviate nel febbraio del 2021 quando l’uomo è stato colto in flagranza mentre stava operando all’interno di un centro estetico di Viareggio, intento ad effettuare delle iniezioni sottocutanee di botulino sulla fronte di una cliente versiliese. Le successive indagini hanno consentito di identificare la sua vastissima clientela: oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massa, Lucca, Barga, Piano di Coreglia, Pescia, Montecatini, Fucecchio, Santa Croce sull’Arno e altrove), ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia dove il finto medico si recava periodicamente.
In svariate occasioni Mungiardi, secondo l’accusa, avrebbe effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, al lavatesta di saloni di parrucchiera o addirittura all’interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico-sanitaria e utilizzando quelle postazioni di fortuna come fossero ambulatori sanitari. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021 il finto medico ha eseguito centinaia di ’punturine’ che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza sanitaria ddel Covid-19. Anzi, la morsa del lockdown aveva reso ancor più nutrito il giro di signore con la voglia di concedersi una gratificazione dopo un periodo di costrizione domestica.
Il prezzo pattuito era decisamente conveniente: variava dai 150 ai 300 euro, secondo gli investigatori, pagati esclusivamente in contanti. Nel corso dell’inchiesta i militari hanno poi riscontrato un elemento gravissimo: il "Dottor Botox" sulla carta di identità figurava infatti a tutti gli effetti come medico chirurgo per aver comunicato false informazioni all’ufficio anagrafe del comune di Viareggio, e per questo motivo è stato ravvisato anche il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico. Così come, nella convinzione di tantissime sue pazienti, era ormai il dottor Mungiardi, capace di effettuare quei magici ritocchini a prezzi convenienti secondo un calendario di appuntamenti che veniva fissato in base alle esigenze. Ma l’unico titolo di abilitazione per iniettare sieri di bellezza era il suo fare spigliato e, l’irresistibile fiducia che l’uomo riusciva a trasmettere alle sue clienti.