"E’ molto meglio posticipare le date di inizio Vogliamo divertirci senza ansie e limitazioni"

Molti appassionati spaventati da un’edizione frenata da regole anticontagio. Ma chi ha un’attività in Passeggiata insiste: "Guai a sforare"

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Carnevale posticipato di due settimane oppure rinviato a aprile-maggio. Sono le proposte che maggiormente fanno breccia nel cuore dei “focosi” del Carnevale; quelli che hanno già pronta la maschera. "Personalmente - dice Nicola Cortopassi - non mi sentirei completamente a mio agio se dovessimo partite il 12 febbraio. Credo che aspettare due settimane non porterebbe altro che vantaggio alla manifestazione e consentirebbe alle persone di acquisire maggiore serenità alla luce di un ulteriore calo dei contagi. Al Carnevale bisogna venirci con l’animo sgombro e rivivere una edizione con troppe limitazioni sarebbe un controsenso in essere".

Parole e concetti ripresi anche da Silvia Michetti: "Se venisse posticipato - argomenta - la conclusione potrebbe esser prevista per il 5-6 marzo e il 13 marzo e personalmente credo sia la cosa più auspicabile. Il Carnevale già di per sé porta allegria e felicità, ma di questi tempi bisogna essere accorti il più possibile e sfruttare il tempo a nostra disposizione può essere un’arma a nostra disposizione perché in due settimane le cose possono cambiare velocemente e speriamo in meglio".

Anche Lorenzo Cortopassi sposa un rinvio di due settimane, ma lasciando aperta anche la porta per un ulteriore rinvio a Pasquetta. "L’importante è che la manifestazione vada in scena - premette - perché quando una cosa viene stoppata poi non è detto che riparta e il Carnevale ha già dimostrato di essere più forte di questa pandemia, naturalmente poi c’è da considerare anche l’aspetto economico che va di pari passo con la sicurezza. Prendersi ulteriore tempo a disposizione potrebbe essere una buona idea”. Chi addirittura auspica un rinvio ancor più lungo è Nicola Lombardi. “Il Carnevale deve essere fatto, ma farlo adesso significherebbe mettere a rischio la salute delle persone e spostarlo di sole due settimane in realtà cosa cambierebbe? - si domanda - Allora posticipiamolo alla primavera inoltrata nel periodo aprile-maggio quando i turisti, perché il Carnevale non può essere solo per i locali, si sentiranno maggiormente sicuri a muoversi e le limitazioni saranno, con tutta probabilità, ulteriormente diminuite. Forzare la situazione, mantenendo il calendario previsto - va avanti - temo invece che possa mettere ulteriormente a rischio le già provate casse di Burlamacco e a quelle attività che si lamentano per un Carnevale fuori stagione chiedo di pensare al bene della città e non solo al proprio orticello".

A proposito di attività, nello specifico attività lungo la Passeggiata, Miriam Musetti è la titolare del Bar Eden sul viale Margherita: "Mi auguro che il Carnevale inizi come da programma il 12 febbraio perché, vuoi per tradizione e anche per ragioni economiche, credo sia il periodo migliore. A febbraio è un volano notevole per le attività tutte ma se si scavalla alla Pasqua allora può portare dei problemi. Ciò premesso sono dell’idea che oramai con questa pandemia si debba convivere, ma se proprio ciò non fosse possibile allora riproponiamo a settembre-ottobre quando potrebbe tornare ad essere, esattamente come febbraio-marzo, un volano per il turismo. Ottima poi l’idea del doppio corso sabato-domenica come è stato fatto nell’ultima edizione autunnale".

Sergio Iacopetti