Sempre meno gocce dal rubinetto, ma in città aumenta la necessità di chi non riesce ad arrivare a fine mese. È questo il termometro dell’emergenza povertà: un effetto-domino di cui alla fine ne fa le spese l’ultimo anello della catena. Nell’ultimo anno i rifornimenti del Banco alimentare si sono praticamente dimezzati e le associazioni di volontariato faticano infatti a garantire ogni mese i pacchi di cibo alle famiglie bisognose. I numeri forniti dal “Grano“, che ha sede al piano terra dell’ex convento dei Frati, vanno in questa direzione.
"Attualmente vengono da noi 100 famiglie – spiega la presidente Simonetta Corbellini Andreotti – pari a circa 300 persone. Proprio stamani (ieri, ndr) si sono rivolte a noi tre persone nuove con le quali faremo un colloquio la prossima settimana. La tendenza è di numeri al rialzo, magari non di tanto ma comunque in aumento rispetto a un anno fa. Segno che non bisogna mai abbassare la guardia". Peccato però che a differenza del passato, quando il grosso arrivava dal Banco alimentare, per le associazioni era sufficiente fare qualche raccolta oltre a contare sulle donazioni di istituzioni e privati. "Il Banco alimentare ci sta mandando pochi generi e in minor quantità – prosegue la presidente del ’Grano’ – giusto pasta, latte, riso e a volte olio. Il fatto è che ricevono sempre meno contributi dall’Unione europea e per noi significa disporre di meno della metà dei rifornimenti, soprattutto generi a lunga conservazione. Per fortuna va bene tutto ciò che riguarda lo scatolame e gesti generosi come quello di un benefattore che ci ha dato un buono da 500 euro da spendere alla Coalve". Ecco spiegata la necessità di una nuova colletta alimentare, con la prossima in agenda sabato dalle 8 alle 20 all’esterno di Conad city (provinciale Vallecchia) e Conad superstore (Aurelia), alla presenza anche di volontari della Caritas di Valdicastello. "I prodotti – conclude Corbellini Andreotti – vanno suddivisi per tipo e messi in scatole, pesati ed etichettati con il nome del supermercato, il nome del prodotto e il peso. Le scatole raccolte vanno portate al ’Germoglio’ a Viareggio. Servono volontari per raccogliere i prodotti e portarli a Viareggio. Confidiamo nell’aiuto della gente ben sapendo che è un canale di approvvigionamento per la nostra associazione".