REDAZIONE VIAREGGIO

Emergenza sociale, ’Atto II’: "Unirsi per una società diversa"

A Viareggio, la comunità si mobilita per chiedere giustizia sociale e accesso ai diritti fondamentali. Attivisti e associazioni organizzano presidi e assemblee per affrontare le sfide della città.

Via alla seconda settimana del presidio davanti al Comune per ottenere un tavolo istituzionale sulle esigenze abitative e sociali

Via alla seconda settimana del presidio davanti al Comune per ottenere un tavolo istituzionale sulle esigenze abitative e sociali

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Uno spazio di voci, opinioni e idee basate su quella, fondamentale, di una città e di una società che si fondi "sulla giustizia sociale e sull’accesso, per tutti, ai diritti fondamentali". Uno spazio dedicato alla comunità, agli sguardi, alle parole e ai gesti delle persone che la compongono, come quello che, tra gli striscioni, lo sportello per l’abitare e la raccolta firme del presidio organizzato dalla Brigata Mutuo sociale per l’abitare, Asia e Unione Inquilini, di fronte al Municipio, ha visto parlare e agire molti degli esponenti delle associazioni e delle realtà cittadine. In questi giorni, hanno chiesto all’amministrazione un tavolo istituzionale in cui affrontare insieme i problemi e le esigenze della città. Dall’emergenza abitativa al caro affitto, fino all’istruzione, alle questioni di genere e alla salute.

Per giorni e giorni "nessuno, dal punto di vista istituzionale, ha battuto un colpo se non alcuni consiglieri comunali di Spazio Progressista e Pd, che si sono resi favorevoli a portare l’istanza di protocollo in consiglio comunale", sottolinea Michelangelo Di Beo, referente di Unione Inquilini. E così, gli attivisti hanno dato il via all’"Atto 2". Ad un’apertura ancora più ampia "al fronte di opposizione e sociale – dichiara Di Beo – con un presidio che, laddove non ci siano risposte dal Comune, siamo determinati a continuare. E non solo su casa e abitare, ma dando la possibilità alle vertenze che negli ultimi anni hanno espresso malessere verso l’amministrazione per il mancato ascolto, di protestare e far sentire la loro voce".

Le assemblee, come quella di ieri, andranno avanti nei prossimi giorni, fatte di realtà politiche e associazioniste, di proposte e punti concreti per il welfare cittadino da proporre in Comune, "per un’ossatura di idea di città diversa e un’evoluzione, non solo di casa, ma di una società diversa".

Gaia Parrini