Si dice che a volte basta un attimo, nei momenti e nei luoghi più impensabili. Sergio Cardini, ristoratore strettoiese conosciuto in tutta la Versilia, una volta conclusi gli impegni nell’hotel che gestiva e in cui viveva da 15 anni, stava per prendere l’ascensore per salire in casa. Il classico gesto ripetuto centinaia di volte Ma è scivolato e quella che sembrava una banale caduta gli ha procurato invece un’emorragia che non gli ha lasciato scampo. Cardini, che avrebbe compiuto 73 anni tra pochi giorni, si è spento all’ospedale Versilia. Con un ultimo gesto di generosità che rispecchiava il suo carattere visto che l’espianto del fegato, delle cornee e di altri tessuti daranno una speranza ad altre vite.
Così avrebbe voluto Sergio e così hanno deciso, anche se distrutte dal dolore, la moglie Maria Giulia e la figlia Arianna. È insieme a loro che 15 anni fa aveva rilevato l’hotel ristorante “La Pania“, a Pontestazzemese, dove martedì purtroppo si è consumata la tragedia. Appassionato di motori, da giovane aveva iniziato a lavorare in un’officina a Querceta per poi dedicarsi al mestiere di muratore. Ma Sergio era un tuttofare e successivamente aveva lavorato per ben 20 anni in un laboratorio di marmo, prima nella sua Strettoia e poi a Ponterosso. D’estate, inoltre, faceva il pizzaiolo al ristorante “La Cantina“ (aveva dei parenti tra i titolari), una passione che lo portò a rilevare insieme alla moglie il ristorante “Da Millo“ in Palatina, per poi dedicarsi a “La Pania“. Da sempre legato alla borgata strettoiese del Borgo e innamorato del calcio e della caccia al cinghiale, Cardini lascia anche la nipotina Ginevra. La salma arriverà stamani alle 10 alla chiesa di Strettoia, dove alle 15 si svolgeranno i funerali.
d.m.