Quando era una bambina abitava a Firenze nella zona di piazza Beccaria e con il nonno Pasquale ha imparato a leggere la Nazione e fin da piccola ha scoperto, leggendo il quotidiano fiorentino, la passione per la scrittura e per la lettura. Passione che negli anni ha coltivato. Da poco è uscito il secondo libro “Come un taglio nel sale“ di Erika Pucci, introduzione Nicoletta Verna, che apre l’album dei ricordi alla Nazione con quel sorriso solare che la contraddistingue nonostante qualche “ferita“ subita nella adolescenza.
"Sono nata a Firenze, ma mi sento viareggina di adozione. Con i miei genitori Marco e Fiorenza ci siamo trasferiti a Viareggio nel 1990, ma venivamo in vacanza a Viareggio. Abitavamo nella zona della Stazione. Abito a Torre del Lago con mio marito Juri, origine romagnole, e i nostri figli Benjemin, 13 anni, e Kesia 6 e dove insegno alle elementari".
Ha scelto di fare la maestra e ha continuato a farlo anche dopo una laurea in cinema, musica e teatro, ci sarà un motivo?
"Il mio percorso personale non è stato facile: questa scelta è stata una sorta di riscatto verso la scuola volevo una altra scuola, una scuola più inclusiva e così dopo il diploma quasi per gioco ho detto ai miei genitori che se avessi superato il concorso avrei fatto la maestra e così è stato".
Che rapporto ha costruito con i suoi scolari?
"Spero buono. E’ una età in cui sono ancora fragili. La fiducia è l’aspetto più importante. Ho nel cuore tante storie, molti ormai sono uomini, ma quando mi salutano mi chiamano “maestra“ e mi danno del lei quando era a scuola mi davano del tu"
Come nasce la passione per la scrittura?
"Quando vivevamo a Firenze il mio spazio era una scrivania e la lettura era il mio rifugio. A 9 anni ho letto Il diario di Anna Frank e ho iniziato a scrivere. Da adulta ho compreso ancora di più il valore della lettura. Collaboro con radio Sankara dove conduco insieme a Silvia Di Manno, un podcast “Fuori dalle righe“ finalizzato a far conoscere il valore della lettura nelle case conquistando nuovi lettori e facendo innamorare ancora di più chi legge"
Moglie, mamma e maestra: la lettera M al cubo, chi è la persona più importante per lei?
"Mia madre Fiorenza. Ha sempre creduto in me e mi ha sempre incoraggiato. Amo la mia famiglia di origine e la famiglia che mi sono formata"
Una persona alla quale vorrebbe dire grazie?
"A Simona, una mia amica"
Un verbo e una espressione che la rappresentano?
"Sogna in grande e meravigliati"
Il colore che la rappresenta?
"Il blu, il nostro gatto si chiama Blu, e le tonalità dell’azzurro"
Il fiore?
"Il girasole"
Il prossimo libro?
"Per ragazzi ambientato in maremma".