Esplode il caso “Fras“. Il sociale agita tre Comuni: "È pantomima politica"

Camaiore, Massarosa e Seravezza denunciano: "Ostacolati da Viareggio". Grilli: "Nessuna riunione concordata per ieri ed erano stati tutti informati".

Esplode il caso “Fras“. Il sociale agita tre Comuni: "È pantomima politica"

Esplode il caso “Fras“. Il sociale agita tre Comuni: "È pantomima politica"

"Costernazione e rammarico". Gli assessori al sociale di Camaiore, Massarosa e Seravezza stigmatizzano quanto accaduto ieri mattina a Viareggio: i tre amministratori (Anna Graziani, Alberta Puccetti e Stefano Pellegrini) si sono presentati all’ufficio sociale viareggino per ricevere aggiornamenti e informazioni su progetti, fondi e personale della zona Versilia. L’appuntamento è saltato, raccontano gli assessori, "tramite una comunicazione informale e con pochissimo preavviso". Secca la replica che arriva da Viareggio. "L’appuntamento non era stato programmato – puntualizza l’assessora al welfare Sara Grilli –. Anzi, vista la contemporanea assenza di 4 amministratori su 7, era stata concordata, con tutti, la data del 12 giugno. Per cui non si capisce questa uscita. O meglio, assistiamo a un comportamemento messo in atto da tre assessori dei Comuni limitrofi che non ha niente di istituzionale ma sembra montato ad arte per scatenare una polemica futile alla vigilia delle elezioni".

Da parte loro i tre amministratori insistono: "Sono mesi che rincorriamo il Comune capofila, cioè Viareggio, per poter discutere e condividere le politiche che riguardano tutti i cittadini del comprensorio, ma ogni volta si presenta un problema e si rimanda. Se Via nulla deve impedire agli altri Comuni di ricevere informazioni dagli uffici comunali che gestiscono, per conto dell’intera Versilia, i progetti, il personale e soprattutto i fondi dedicati al sociale e alla sanità comprensoriali". A questo punnto Grilli fa sapere che "Viareggio è intenzionato a interrompere il suo ruolo di capofila per quanto concerne la programmazione delle risorse inerenti al Fras". "Un ruolo che nessun altro ente si è voluto assumere – conclude Grilli – sia per il dispendio di energie necessarie che per mancanza di personale".