Oggi è l’anniversario dell’esplosione dell’ex Sipe.
E il Comitato per il Centenario di Vittoria Apuana oltre a ricordare la disgrazia che colpì la frazione, vuole sensibilizzare la amministrazione alla rimessa in ordine della tomba monumentale che ha bisogno di una riqualificazione. Proprio per valoorizzare così una delle pagine della storia del paese.
In pieno conflitto bellico della prima guerra mondiale nel pomeriggio del 31 maggio 1916 infattiu esplodeva il polverificio Sipe di Forte dei Marmi. A causare lo scoppio fu la rielaborazione della polvere esplosiva, in quel momento ne venne rielaborata 400.000 chili. La deflagazione si udì ad una distanza di 30 chilometri. Si distrusse quasi completamente lo stabilimento, le vittime sono state 9, ma i feriti furono 80 di cui 7 feriti permanenti.
I nomi degli operai periti sono: Lorenzo Gabrielli, Pietro Della Tommasina, Giuseppe Corfini, Luigi Sarti, Agostino Lorenzi, Angiolo Federigi, Bartolomeo Leonardi, Pietro Checchi e Cesarina Benedetti. Il più giovane aveva 25 anni, mentre il più anziano 61. La tomba monumentale delle vittime dell’esplosione si trova nel corridoio centrale (quella che porta alla cappellina) nella parte del cimitero vecchio: "un monumento da rivalutare – come sostiene il comitato “Un secolo di Vittoria Apuana” – per tributare un omaggio alle vittime ma anche ad una parte di storia del paese"